Secondo il team principal della Sauber, Frederic Vasseur, la partnership con l’Alfa Romeo porterà nuove energie a Hinwil
DUBBI ALL’ORIZZONTE Da quando ha messo piede sulla griglia di partenza di Melbourne, in molti si sono posti questa domanda: l’Alfa Romeo è solo uno sponsor, o ancor peggio un misero adesivo… oppure un vero e proprio valore aggiunto per il team Sauber? Se guardiamo i risultati ottenuti in Australia, la situazione non è cambiata molto rispetto a quanto fatto l’anno scorso. Se nel 2017 era stato il nostro Antonio Giovinazzi a portare la C36 al traguardo, in questa stagione ci ha pensato il monegasco Charles Leclerc ad arrivare sotto la bandiera a scacchi, con lo svedese Marcus Ericsson costretto al ritiro in entrambe le annate.
PARTNERSHIP TECNICA Dei risultati poco incoraggianti per il reparto corse con base a Hinwil, in Svizzera, che in ogni caso ha voluto specificare il ruolo della Casa del Biscione in Formula 1. La spiegazione, nello specifico, l’ha data il team principal Frederic Vasseur ai microfoni di motorsport.com, affermando che la collaborazione tra la Sauber e l’Alfa Romeo è al momento solo di sponsorizzazione… ma che in futuro permetterà la creazione di un know-how tecnico grazie al quale togliersi dai bassifondi della Classifica del Circus iridato.
UN FUTURO MIGLIORE L’ambizione della Sauber, quindi, è quella di puntare a un futuro migliore, nel quale la monoposto elvetica potrà ritagliarsi un proprio posto sulla griglia di partenza. “L’accordo siglato con l’Alfa Romeo ci porterà ad avere una vera e propriacollaborazione tecnica, con la quale avere finalmente successo – ha affermato Frederic Vasseur – Inoltre abbiamo lafornitura dei motori da parte della Ferrari,con i quali però non vogliamo far diventare la nostra C37 una “Ferrarina” come sembra essere la monoposto prodotta dalla Haas”.
UN PASSO ALLA VOLTA Una cosa è certa: l’evoluzione che la Sauber sta vivendo deve procedere per gradi, come affermato dal direttore tecnico del team svizzero Jorg Zander. “Le cose stanno cambiando progressivamente: abbiamo una bella macchina ma vogliamo che funzioni meglio.Chi lavora nel team è consapevole che è in corso un grande cambiamento, ma ci vuole un po’ di tempo perché certi risultati diventino visibili. Ora c’è un clima dimaggior fiduciarispetto a due anni fa, la situazione è sicuramente molto diversa e si comincia aguardare al futuro con un occhio positivo, ma dobbiamo procedere per gradi”.