È il leader del campionato di Formula 2 ma anche lui, come Nyck De Vries, già vincitore della categoria nel 2019, rischia di restare a piedi in caso di vittoria.Oscar Piastriha infatti 36 punti di vantaggio sul primo degli inseguitoriGuanyu Zhou– suo compagno di“scuola” Alpine-Renault– e 43 sul russo della Ferrari Driver Academy,Robert Shwartzman, con cui condivide il box del team Prema. Nelle scorse settimane, proprio il ventenne australiano sembrava potersi inserire nella lotta per l’ultimo sedile F1 2022 ancora da assegnare, quello Alfa Romeo Racing attualmente occupato da Antonio Giovinazzi. Le parole pronunciate nelle scorse ore dal campione F3 in carica, sembrano però estrometterlo dalla contesa per un posto nella massima serie.
F1, GP Turchia 2021: le Alfa Romeo di Giovinazzi e Raikkonen
PARLA PIASTRI “Di base – ha spiegato Oscar in merito alle chance di correre in Alfa Romeo Racing come compagno di squadra di Valtteri Bottas – non esistono grandi possibilità. So che Zhou è collegato all’ipotesi di sedersi su quel sedile e che anche Antonio Giovinazzi ci spera. Quindi, non credo di essere davvero in corsa, visto che è l’ultimo volante disponibile per il prossimo anno in F1”. La candidatura di Piastri sembrava farsi particolarmente interessante soprattutto dopo che erano emerse lepretese dell’entourage di Zhou, che sembrerebbe volere a tutti i costi un contratto biennale con il team guidato da Frederic Vasseur, che invece avrebbe disponibilità solo per il 2022. Il team principal sarebbe infatti in attesa di poter mettere in macchina nel 2023 il pupillo franceseTheo Pourchaire, attualmente quinto in classifica F2 con ART Grand Prix e ancora lontano dall’ottenere la Superlicenza per guidare in Formula 1.
Oscar Piastri (Alpine Academy)
OBIETTIVO ALPINE Per questo, visto il blocco per arrivare in F1, il passo più probabile – specialmente in caso di vittoria del campionato cadetto, che lo porterebbe a mettersi in scia di George Russell e Charles Leclerc tra i trionfatori sia in F3 che in F2 nell’anno del debutto nella serie – sembrerebbe quello di puntare al ruolo di terzo pilota in Alpine: “Questa potrebbe essere la soluzione più realistica, perché sono associato al team e apprezzo il loro supporto, il che è un sentimento reciproco. Avrebbe dunque più senso essere pilota di riserva nella prossima stagione per poi cercare di trovare un posto in griglia per il 2023”. L’assegnazione del sedile Alfa Romeo Sauber resterebbe dunque in bilico tra Giovinazzi e Zhou, con il primo che però sembra essere statoscaricato anche dal capo degli ingegneri Xavi Pujolardopo l’insubordinazione tattica dello scorso GP di Turchia. Di certo il silenzio tra le parti, a questo punto della stagione, non pare aiutare la posizione del ventisettenne di Martina Franca.