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F1 2020

Var GP Eifel 2020: giusta la sanzione ad Albon e Kimi, ma la Safety Car...


Avatar di Salvo Sardina, il 12/10/20

4 anni fa - L'analisi alla moviola delle scelte degli steward al Nurburgring

Var F1 GP Eifel 2020: giusta la sanzione a Raikkonen
L'analisi alla moviola delle scelte dei commissari al Nurburgring: occhi puntati sulle sanzioni a Raikkonen e Albon, ma la Safety Car è troppo... generosa
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LA MOVIOLA DEL GP EIFEL Dopo un Gran Premio di Russia ricco di polemiche per le scelte dei commissari, il fine settimana del Nurburgring ci regala una gara lineare e senza grandi scossoni dal punto di vista regolamentare. Sono infatti soltanto tre gli episodi da moviola da analizzare, cui si può aggiungere una considerazione sull’utilizzo della Safety Car dopo il ritiro di Lando Norris. Analizziamo insieme tutti gli episodi da moviola del Gp dell’Eifel con la nostra consueta analisi Var del lunedì, che mette sotto la lente d’ingrandimento l’operato del collegio dei commissari capitanato per l’occasione dall’ex pilota Derek Warwick.

GARA, RAIKKONEN COLPISCE RUSSELL: 10 SECONDI DI PENALITÀ

Per il primo episodio andiamo direttamente in gara, con il contatto che ha di fatto messo fine alla gara di George Russell. Il pilota della Williams è in lotta con Sebastian Vettel e con Kimi Raikkonen quando, in curva-1, viene colpito sulla posteriore destra dal finlandese di casa Alfa Romeo. Non un’azione volontaria da parte di Iceman, che perde per un attimo la macchina in sovrasterzo dopo essere arrivato lungo in staccata e poi si allarga verso l’esterno dove c’è l’incolpevole pilota Williams. Giusta comunque la scelta di sanzionare Raikkonen con 10 secondi di penalità e con 2 punti di penalità sulla Superlicenza Fia: Kimi compie un errore di guida e rovina la gara del giovane di scuola Mercedes.

GARA, ALBON A CONTATTO CON KVYAT: 5 SECONDI DI PENALITÀ

Il secondo episodio vede Alexander Albon responsabile della rottura dell’ala anteriore di Daniil Kvyat. I due piloti di scuola Red Bull sono in lotta per la posizione quando, nel terzo settore, il russo arriva lungo in frenata e taglia la chicane Schumacher. Nell’incrocio di traiettorie il thailandese guadagna agevolmente la posizione, ma si allarga per impostare la curva successiva, colpendo inavvertitamente l’ala anteriore del pilota AlphaTauri. Sacrosanta la penalità di 5 secondi con 2 punti di penalità sul “patentino”: anche in questo caso non si può parlare di manovra intenzionale, ma Albon doveva lasciare più spazio a Kvyat.

F1 GP Eifel 2020, Nurburgring: Il contatto tra Alexander Albon (Red Bull) e Daniil Kvyat (AlphaTauri)F1 GP Eifel 2020, Nurburgring: Il contatto tra Alexander Albon (Red Bull) e Daniil Kvyat (AlphaTauri)

GARA, QUESTIONE SAFETY CAR: INGRESSO TROPPO GENEROSO?

Destinata a far discutere soprattutto sui social è la decisione di Michael Masi di mandare in pista la Safety Car dopo il ritiro di Lando Norris. Una scelta che avrebbe potuto rimescolare le carte in tavola, anche se poi le prime posizioni sono rimaste cristallizzate anche dopo la ripartenza. In questo caso non ci troviamo d’accordo con la Direzione gara, che sembra aver voluto annullare i distacchi più per esigenze di show che non per una reale necessità di mandare in pista la vettura di sicurezza. Non avremo ovviamente mai la controprova, ma la situazione non sembrava così tanto diversa da quella del ritiro di Russell gestito con la Virtual Safety Car, visto che anche Norris aveva parcheggiato in posizione di sicurezza nelle vicinanze di una postazione dei commissari. Va bene cercare di ravvivare lo spettacolo, ma il rischio è che si prenda una deriva troppo… “americana”.

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GARA, VETTEL SPINGE MAGNUSSEN FUORI PISTA: NESSUNA AZIONE

Ultimo episodio di giornata è relativo al sorpasso effettuato da Sebastian Vettel sul finale di gara ai danni di Kevin Magnussen. In curva-2, il tedesco prende la traiettoria interna, spingendo poi il danese verso la via di fuga in asfalto assecondando la forza centrifuga. Il sorpasso è al limite ed è vero che il ferrarista avrebbe potuto alzare il piede e restare un po’ più sulla sinistra, ma la scelta di non sanzionare è in linea con il trend “permissivo” utilizzato negli ultimi tempi. E ci trova d’accordo.


Pubblicato da Salvo Sardina, 12/10/2020
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