Sebastian Vettel, alla vigilia del weekend di Austin, ha ripensato agli errori commessi, ammettendo al contempo l'ottimo lavoro fatto dalla Mercedes
GAME QUASI OVER È un Sebastian Vettel un po' rassegnato quello che si presenta davanti ai microfoni dei giornalisti nel paddock di Austin, dove oggi scenderanno in pista le auto che domenica disputeranno il settimo GP degli Stati Uniti di questo decennio, tutti disputati al Circuit of the Americas. Prima dell'estate il clima era completamente diverso nel box di Maranello, poi, dalla scomparsa del presidente Marchionne in poi qualcosa si è rotto, alcune gare non sono state gestite al meglio dalla rossa e da Vettel stesso. E poi la sfortuna in qualifica, quando per tre volte la pioggia è arrivata a privare la Ferrari di una pole possibile, talvolta probabile.
SEB RASSEGNATO Ma non è per questo che Vettel e la Ferrari stanno per consegnare il quinto titolo iridato a Lewis Hamilton, il sesto consecutivo alla Mercedes. Il merito è in Gran Parte della casa tedesca e del britannico, implacabili e infallibili, capaci di dominare soprattutto da fine estate in avanti, con l'unica eccezione rappresentata dal Gran Premio del Belgio. “Purtroppo alcune gare non sono andate bene e loro sono stati bravi ad approfittarne, ma sono stati forti in questo" - è infatti il commento di Vettel a tal proposito - "Non è stato un caso, hanno lavorato duramente per prendersi quei punti. Purtroppo per noi è andata così, ma è il passato e non possiamo cambiarlo. In alcune occasioni avremmo potuto e dovuto fare meglio, se proprio devo dovessi dirne una direi Hockenheim”.
NON SEMPRE ALL'ALTEZZA E Hockenheim è stato probabilmente il punto di svolta della stagione, quando con la pioggia e un Vettel in testa alla gara, è arrivato l'errore del tedesco che è uscito di pista all'ingresso del Motodrom. “Io provo a vincere in ogni occasione ma per farlo bisogna essere aggressivi e, certo, serve anche un buon assetto. Le manovre avventate o i ritiri non sono cose volute, ma non è certo con queste cose che si vince. Nel complesso però credo che non siano state abbastanza le gare in cui avevamo la velocità necessaria per dominare i weekend, intendo con pole e vittoria. Purtroppo non è accaduto sufficientemente spesso”.
SI PENSA AL 2019 “Sappiamo cosa serve e io so cosa fare per vincere" - ha aggiunto Vettel spostando il focus sul GP alle porte - "Certo, dovremo prenderci qualche rischio in più perché non abbiamo margini da gestire... non abbiamo proprio margini. È importante comunque fare bene in queste ultime gare, anche per impostare al meglio il 2019 e ottenere i risultati che meritiamo e in cui il team crede”. Il tedeco ha anche commentato le parole di Hamilton che lo aveva difeso sui social dagli attacchi della stampa: “Non sono sorpreso da quanto ha detto Lewis, tra noi c’è rispetto anche se siamo molti diversi apprezziamo l’uno il lavoro dell’altro, è una cosa reciproca”. Ora non resta che scendere in pista, tra il meteo incerto previsto per questo venerdì e un nuovo fondo da provare sulla SF71H, perché il 2018 non è ancora finito.