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Al termine di una gara molto strategica, animata dalla lotta per il podio nel finale, Lewis Hamilton conquista la vittoria sulle Ferrari di Vettel e Raikkonen
LEWIS L'IMBATTIBILE Cambiano i tracciati, non cambia la storia: un Lewis Hamilton in stato di grazia scatta al comando e gestisce il Gran Premio d'Ungheria per tutta la gara senza grossi patemi d'animo il suo successo numero 67 in carriera, quello che gli garantisce quasi un "break" di vantaggio in classifica su Sebastian Vettel (24 punti, poco meno di una vittoria), secondo al termine di un finale incandescente. Terzo Raikkonen davanti a Ricciardo che si prende la posizione su Bottas all'ultimo giro nonostante le sportellate del finlandese (Sotto investigazione dei commissari). Ottimo Pierre Gasly, sesto con la Toro Rosso, davanti a Magnussen (Haas), Alonso (McLaren), Sainz (Renault) e Grosjean (Haas).
DAVANTI TUTTO LISCIO Strategia diversa per i primi tre, Hamilton, Bottas e Raikkonen, che partono con gomma Ultrasoft, e Sebastian Vettel, che parte con gomma Soft. Allo spegnimento dei semafori partono bene Sebastian Vettel, che passa Raikkonen alla curva 3 all'esterno, e Max Verstappen che brucia Sainz e Gasly portandosi subito in quinta posizione. Partenza sfortunata invece per Ricciardo che nel groviglio di centro gruppo viene colpito violentemente dalla Sauber di Ericsson e precipita dalla 12° alla 16° mentre nello stesso frangente arriva subito il ritiro per Charles Leclerc, danneggiato alla sospensione in un contatto.
FUGA MERCEDES Nelle prime fasi di gara fugge Lewis Hamilton con la Mercedes, mentre Sebastian Vettel resta negli scarichi di Valtteri Bottas senza poterlo superare. Al sesto giro arriva il ritiro di Max Verstappen, per un problema al motore mentre il compagno Daniel Ricciardo risale fino alla zona punti, superando tra gli altri Alonso, Grosjean e Hulkenberg. Il primo a fermarsi al 15° giro è Kimi Raikkonen, montando gomme Soft, poi Bottas che cade nella trappola dei meccanici Ferrari, usciti simulando il pit-stop di Vettel, e monta gomma Medium. Mentre Ricciardo continua a mietere rivali fino a prendere la quinta posizione, migliora il ritmo di Vettel che con pista libera mette pressione al leader della gara, recuperando decimi su decimi su Lewis Hamilton che decide per la sosta al 25° giro montando gomma Soft.
GUERRA DI NERVI Hamilton rientra in pista con 13" di svantaggio su Vettel. Dopo un iniziale guadagno del ferrarista, la differenza di usura inizia a farsi sentire e al momento della sosta, arrivata al giro 40, il tedesco ha un margine di 10 secondi sul britannico, ma torna in pista in terza posizione dietro a Bottas per un problema di fissaggio all'anteriore sinistra. Questo complica le cose a Vettel che con le Ultrasoft resta dietro al finlandese aspettando una sosta ai box che non arriva neanche con la VSC provocata dal ritiro di Vandoorne, segno che la Mercedes ha intenzione di portare al traguardo il finnico. Dietro di loro intanto si era fermato al 39° giro Raikkonen per la seconda sosta, rientrando in pista dietro a Daniel Ricciardo che si ferma al 45° passaggio.
DEMOLITION DERBY! Vettel capisce che deve andarsi a prendere la posizione in pista e inizia a pressare Bottas al 55° giro. Sui due torna sotto Kimi Raikkonen, con un treno di gomme Soft che performa a meraviglia sulla Ferrari. L'attacco decisivo arriva al 65° giro con un incrocio di traiettorie tra i due dopo curva 2 che si conclude con un contatto tra la posteriore sinistra della Ferrari e il baffo destro dell'ala anteriore della Mercedes, che si disintegra. Bottas perde carico e va lungo, passato anche da Raikkonen, ma decide di non rientrare ai box cercando di salvare la quarta piazza su Ricciardo. Violento contatto tra i due che però restano in pista entrambi, neanche fossero in un videogioco, con l'australiano che riprende nuovamente il finlandese e lo passa all'ultimo giro. Miracolosamente non ha subito danni dal sorpasso la gomma di Vettel che chiude sul podio insieme al compagno Raikkonen, senza poter impensierire un Hamilton lontano ormai oltre 20".
RISULTATI GARA
Pos. | Pilota | Team | Giri | Tempo |
1 | Lewis Hamilton | Mercedes | 70 | 1:37:16.427 |
2 | Sebastian Vettel | Ferrari | 70 | +17.123s |
3 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 70 | +20.101s |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull-Tag Heuer | 70 | +46.419s |
5 | Valtteri Bottas | Mercedes | 70 | +50.000s |
6 | Pierre Gasly | Toro Rosso-Honda | 70 | +73.273s |
7 | Kevin Magnussen | Haas-Ferrari | 69 | +1 lap |
8 | Fernando Alonso | McLaren-Renault | 69 | +1 lap |
9 | Carlos Sainz | Renault | 69 | +1 lap |
10 | Romain Grosjean | Haas-Ferrari | 69 | +1 lap |
11 | Brendon Hartley | Toro Rosso-Honda | 69 | +1 lap |
12 | Nico Hulkenberg | Renault | 69 | +1 lap |
13 | Esteban Ocon | Force India-Mercedes | 69 | +1 lap |
14 | Sergio Perez | Force India-Mercedes | 69 | +1 lap |
15 | Marcus Ericsson | Sauber-Ferrari | 68 | +2 laps |
16 | Sergey Sirotkin | Williams-Mercedes | 68 | +2 laps |
17 | Lance Stroll | Williams-Mercedes | 68 | +2 laps |
NC | Stoffel Vandoorne | McLaren-Renault | 49 | DNF |
NC | Max Verstappen | Red Bull-Tag Heuer | 5 | DNF |
NC | Charles Leclerc | Sauber-Ferrari | 0 | DNF |