Diamo i voti ai piloti e ai team protagonisti del Gran Premio di Russia 2018, Bottas meglio di Hamilton, Verstappen e Leclerc super, Vettel c'è ma non basta
VADO AL MAX Con il successo nel Gran Premio di Russia, Lewis Hamilton ha messo una seria ipoteca sulla conquista del suo quinto titolo mondiale, portando a 50 i punti di margine sul suo rivale Vettel. I ringraziamenti del britannico sono tutti per Valtteri Bottas, che ha sacrificato la possibilità di trionfare per il bene della squadra, cedendogli la vittoria. Più di loro, sono stati protagonisti del GP due promesse iridate: Max Verstappen e Charles Leclerc, mentre Sebastian Vettel è stato bravo a restare incollato alle due Mercedes, superiori in quest'occasione. Spenti invece Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo. Diamo un'occhiata a tutti i voti della domenica.
LEWIS HAMILTON - VOTO 8 Il pilota britannico non è stato perfetto come altre volte, sia in partenza, dove ha rischiato il sorpasso di Vettel ed è stato aiutato dalla scia di Bottas, sia in qualifica, dove un paio di errori gli hanno precluso la pole. Per il resto ha fatto la sua gara, rimediato caparbiamente a un errore strategico del suo box, riprendendosi di forza la posizione su Vettel dopo il pitstop, e quando è stato fatto passare da Bottas ha mantenuto costante il suo vantaggio fino alla bandiera a scacchi. L'impressione è che, sorpasso a parte, abbia fatto il compitino.
VALTTERI BOTTAS - VOTO 9 Era il suo GP, sulla pista che predilige e stava andando tutto bene: giro perfetto in qualifica, partenza perfetta, pitstop perfetto, ritmo perfetto. Se non ha vinto è solamente a causa dell'ordine di scuderia che gli ha rovinato la gara. Ed è stato anche un perfetto uomo squadra, perché ha obbedito agli ordini di scuderia senza creare il minimo problema. Allora perché 9 e non 10? Proprio per quest'ultimo motivo, non ha dimostrato carattere. Non un sussulto, non una lamentela, non una reazione istintiva, pur sapendo benissimo che quella del blistering sulle gomme del compagno era una scusa bella e buona. Sommesso e travolto da qualcosa più grande di lui: i campioni non ci stanno mai a perdere, neanche a briscola. Rischia di restare per sempre un ottimo pilota, ma niente di più.
SEBASTIAN VETTEL - VOTO 7 Perfettibile in prova, ma con un mezzo stavolta non all'altezza della situazione è rimasto molto vicino alle Mercedes per tutta la gara. L'unica pecca grave è stata il sorpasso subito da Lewis, quando con la strategia e con un giro tiratissimo era invece riuscito a prendersi la posizione. D'altra parte ha ammesso egli stesso che quella manovra vincente di Lewis è tutta stata frutto di un suo errore.
KIMI RAIKKONEN - VOTO 6 Una gara anonima, che lui stesso ha definito noiosa. Scattato quarto è rimasto più o meno in quella posizione per tutta la gara ed è arrivato quarto. Ha fatto qualche buon giro ma è sempre stato distante dal suo compagno, seppure inattaccabile da chiunque altro in griglia. Compitino svolto anche per lui, come per Hamilton, in una domenica senza sussulti.
MAX VERSTAPPEN - VOTO 10 Una partenza strepitosa, una serie di sorpassi senza storia e senza indugi, un ritmo equivalente a quello dei rivali anche nella parte centrale della gara, quando era in testa e Mercedes e Ferrari montavano gomme fresche. Nel finale viene rallentato dal team per risparmiare il motore nelle prossime gare. Il titolo di driver of the day ufficiale del GP di Russia è più che meritato.
DANIEL RICCIARDO - VOTO 6 Gara rovinata da un contatto alla partenza e da un musetto rovinato. Lo scatto al via però era stato peggiore di quello del compagno, che l'ha affiancato e passato giù sulla retta di Sochi e poi si è reso autore di una gara di ben altro livello. Peccato per Daniel perché qui più che in altri posti, aveva mostrato nel corso del weekend di potersela battere con il compagno del quale non sta più tenendo il passo.
CHARLES LECLERC - VOTO 9 Ha vinto il Gran Premio degli altri, mettendo dietro ai suoi scarichi sia le Haas che le Force India, e rendendo chiaro - qualora per alcuni ancora non lo fosse - per quale motivo lui il prossimo anno se la giocherà con i grandi al volante di una Ferrari, mentre il suo compagno Marcus Ericsson (Voto 5, con la stessa auto è finito soltanto 13°) sarà pilota di riserva della Sauber.
KEVIN MAGNUSSEN - VOTO 7 Ottimo risultato per Kevin Magnussen, dopo una serie di domeniche in cui veniva puntualmente preceduto dal compagno Romain Grosjean (Voto 5, come Ericsson è stato per tutto il weekend inferiore al compagno). È stato anche protagonista di una serie di episodi borderline, giudicati comunque tutti regolari dalla commissione gara.
ESTEBAN OCON & SERGIO PEREZ 7 Un GP in fotocopia per questi due piloti che con la Force India in sedici gare hanno conquistato 47 punti a testa. Ieri hanno terminato 9° e 10° scambiandosi anche le posizioni per tentare l'assalto all'ottava piazza di Magnussen ma senza fortuna. La differenza è che uno è disperatamente in cerca di un sedile, che meriterebbe e che non avrà. L'altro invece, può contare su un ottimo sponsor e ha il posto quasi assicurato.
NICO HULKENBERG - VOTO 6 La Renault non era all'altezza delle altre auto in questo weekend, a parte forse le nobili decadute McLaren e Williams. Ciò nonostante Hulkenberg è arrivato a ridosso della zona punti, performando molto meglio del compagno Carlos Sainz per tutto il weekend. Lo spagnolo (Voto 5) è stato però penalizzato da un contatto al via che gli ha seriamente danneggiato un lato dell'auto, restando ancor più escluso dalla partita.
GLI ALTRI Toro Rosso, McLaren e Williams sono state le grandi assenti del GP. Il voto, 4, non è nel caso delle due scuderie inglesi per i piloti (Alonso e Stroll comunque meglio di Vandoorne e Sirotkin) ma per due team che hanno scritto la storia della Formula 1 ma che proprio non riescono a ritrovare il bandolo della matassa. SV invece per i piloti della Toro Rosso, ritirati entrambi nei primissimi giri con Gasly colpito peraltro da un detrito di Ricciardo in pieno casco (solo tanta paura per lui) e Hartley costretto al ritiro. Entrambi non hanno concluso più di un sospiro di gara per problemi analoghi al freni, per cui il 4 arriva anche per l'affidabilità della scuderia di Faenza.