Sebastian Vettel non getta la spugna e nonostante i 50 punti di ritardo da Lewis Hamilton, punta a vincere a Suzuka per riaprire i giochi per il mondiale
ARRENDERSI: MAI! Una conferenza stampa in tono minore, quella andata in scena questa mattina a Suzuka, dove domenica si correrà il Gran Premio del Giappone. L'unico big presente era Sebastian Vettel, con intorno a sé tre piloti, Stoffel Vandoorne dellla McLaren, Lance Stroll della Williams ed Esteban Ocon della Force India, per differenti motivi al centro di vicende di mercato. Il tedesco di Maranello è stato il mattatore e non ha di certo alzato bandiera bianca per il titolo, nonostante i 50 punti che, a oggi, lo separano da Lewis Hamilton.
LOTTA PER LA POLE "Come detto più volte, sono convinto di avere una macchina a disposizione che sia molto forte e competitiva" - ha esordito Sebastian Vettel davanti ai microfoni della FIA - "La gente pensa che non siamo stati sempre all'altezza quest'anno, nelle ultime qualifiche non siamo stati davanti in effetti, ma in gara poi ci siamo avvicinati molto, duellando con la Mercedes in pista, anche a Sochi. Qui mi aspetto di andare forte, sperando di fare meglio nelle qualifiche per partire più avanti possibile e giocarcela in gara. Non è sempre facile seguire le auto che ti precedono troppo da vicino, perché le gomme vanno subito in crisi."
OCCHIO AL TIFONE "Il mio obiettivo resta quello di attaccare in pista e cercare di portare a casa la vittoria, soprattutto su una pista come Suzuka che è tra le mie preferite." - ha proseguito Vettel - "Non mi piace fare calcoli, cercherò di concentrarmi sulla guida e proverò a divertirmi, anche se la pioggia potrebbe condizionare gran parte del weekend." È atteso infatti il tifone Kong-Rey sull'arcipelago del Giappone. L'evento climatico non dovrebbe interessare direttamente Suzuka, ma l'imprevedibilità del sul cammino unita all'inevitabile influenza sul clima circostante, potrebbe portare pesanti acquazzoni sul tracciato nipponico.
LA MIA PISTA PREFERITA "Spero che la pista di Suzuka sia un po' più adatta alla nostra auto rispetto a Sochi" - ha inoltre spiegato Vettel, che si è poi soffermato sugli ordini di scuderia - "Dobbiamo spremere l'auto il più possibile, è stato ovviamente dura perdere la battaglia ruota a ruota in pista ma sono felice di essere qui, sulla pista che più amo al mondo, per cui non vedo l'ora di scendere in pista a dare battaglia. Gli ordini di scuderia? So che è un argomento sensibile, ovviamente perciò che abbiamo visto lo scorso weekend, ma non credo che siamo stati mai nella stessa posizione loro" - ha concluo Seb riferendosi a Monza, dove non è stato aiutato da Kimi Raikkonen.
FUTURO INCERTO In conferenza con Vettel, come detto, c'erano tre piloti dalla diversa prospettiva per il 2019. Esteban Ocon, talento della Force India che rischia fortemente di restare a piedi il prossimo anno, non si scoraggia: "Non ho nessuna novità per voi, ma anche se non trovassi un sedile sono certo che tornerò nel 2020, o che spingerò al massimo per tornare alla ribalta nel 2020." Lance Stroll, che con ogni probabilità prenderà proprio il posto di Ocon in Force India, visto che il padre Lawrence è da poco diventato socio di maggioranza del team, non si è sbilanciato: "Mancano ancora 5 gare, vedremo il futuro cosa ci riserva." Più fosca la situazione di Stoffel Vandoorne, condannato a lasciare la massima serie: "Sembra piuttosto improbabile che io resti in Formula 1 e come ho detto la scorsa settimana ho in corso diverse trattative con più team di altre categorie. Spero di potervi dire qualcosa nelle prossime settimane."