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F1 2018

GP Giappone, Vettel: "Potevamo essere eroi, ora sembriamo idioti"


Avatar Redazionale, il 06/10/18

6 anni fa - Le parole dei protagonisti delle qualifiche di Suzuka

F1 2018, GP Giappone, Vettel: "Potevamo essere eroi, ora sembriamo degli idioti"

Le parole dei protagonisti delle qualifiche di Suzuka. Hanno parlato il poleman Hamilton, il suo compagno Bottas, Verstappen, e i delusissimi Vettel e Ricciardo

VERSO L'EPILOGO Somiglia molto a una resa della Ferrari e di Sebastian Vettel quanto visto oggi in pista nelle qualifiche di Suzuka, dove domani mattina scatterà il Gran Premio del Giappone, quint'ultima prova iridata. L'ennesimo zampino della pioggia ha aiutato Lewis Hamilton a conquistare la sua pole numero 80, ma stavolta non c'entra nulla la fortuna, è più questione di malizia, errori e strategia. Malizia perché in Mercedes sembrava che la Q3 potesse essere affrontata con gomme intermedie, almeno dalle segnalazioni delle termocoperte e dei monitor. L'ennesimo amo per la Ferrari? Forse, o forse no. Fatto sta che a Maranello decidono per le intermedie con una pista ancora non così bagnata. Così, mentre Hamilton siglava il tempo utile per la sua pole, i due ferraristi, Raikkonen e Vettel, rientravano frettolosamente ai box per provare a metterci una pezza. Nulla da fare però, giusta la strategia Mercedes per aggredire gli ultimi 12 minuti, grosso l'errore della Ferrari, che domani potrebbe vedere certificata l'uscita dalla lotta iridata per Sebastian Vettel. 

FROM HERO TO ZERO Con 50 punti da recuperare e una partenza in ottava casella, la strada non sarà solo in salita, sarà un K2 da scalare per Seb, ma a mani nude e senza bombole per il tedesco, che spiega così quanto andato in scena oggi: "Abbiamo deciso insieme di montare le gomme intermedie, non importa chi fa la scelta, non è solo una persona che prende la decisione, io ero d'accordo, è stata una decisione condivisa e sbagliata. Non ci sono molti modi di interpretare questa scelta. Pensavamo piovesse di più, se fosse arrivata la pioggia 5 minuti prima saremmo stati eroi con un'idea geniale, ora invece sembriamo degli idioti. Sono cose che succedono, non è stata la miglior sessione di qualifiche, ma non sono la sola persona da incolpare, la decisione è stata presa insieme al team e ne paghiamo tutti le conseguenze.

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I MIGLIORI AL MONDO Di tutt'altro umore Lewis Hamilton, che esalta il suo team per questa pole mai in discussione: "La squadra ha fatto un lavoro impressionante in questo weekend, questa sessione è stata la più difficile, abbiamo dovuto pensare velocemente per capire quale gomma usare per afferrare la pole." - ha spiegato Lewis - "Devo dire grazie al team che ha lavorato benissimo migliorando la macchina in tutte le sessioni, ed è migliorata anche la nostra comunicazione, lavoriamo benissimo insieme, è un piacere gareggiare con questi ragazzi, sono così grato e contento di condividere i successi con loro. Non è mai facile prendere le scelte giuste, ma noi come team ci riusciamo sempre, bisogna restare lucidi anche sotto pressione e per questo siamo stati i migliori al mondo, fino a oggi."

DUE ATTORI NON PROTAGONISTI Bottas, secondo, Verstappen, terzo. Sono loro i due co-protagonisti, o per usare un termine hollywoodiano, attori non protagonisti, della giornata. Valtteri Bottas ci prova a mettere il naso davanti al compagno con qualche settore "fucsia", ma non riesce a impensierirlo: "Il team ha lavorato benissimo, ci ha permesso di arrivare in prima fila anche con la pioggia, domani ci sarà il sole invece, secondo me la terza porzione di qualifica è stata la più difficile perché dovevamo adattarci al meteo, ma eravamo fiduciosi." - le poche parole del finnico appena sceso dalla sua auto. Max Verstappen invece non nasconde la sua soddisfazione: "Abbiamo migliorato la potenza in questo weekend, ieri non ero così fiducioso di poter essere terzo, sono contento di avercela fatta, è bello vedere i tifosi che ti incitano anche quando piove, sono come i meccanici che ti stanno accanto in ogni condizione. Abbiamo anche buone possibilità di fare podio domani."

L'URLO DI DANIEL Infine Daniel Ricciardo, quindicesimo e deluso tanto quanto Vettel, almeno a giudicare dall'urlo alla Hulk - "L'incredibile", non Hulkenberg - che ha lanciato in pitlane dopo essere sceso dalla sua auto, impossibilitato a partecipare alla Q2 per problemi di affidabilità sulla sua Red Bull: "Sono arrabbiato per tutto, non so perché ma in questo momento non ho neanche un po' di fortuna. Sono arrabbiato per oggi ma anche per domani, questo circuito sembra quasi Singapore per sorpassare, è troppo difficile, e poi cominciare la gara 15°, o forse anche peggio se il problema fosse grave... Ho sentito mancare di potenza il turbo, abbiamo provato a spegnere la macchina, riavviarla, ma niente."


Pubblicato da Simone Valtieri, 06/10/2018
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