Con il titolo piloti ormai nella bacheca di Lewis Hamilton, la Ferrari punta a insidiare la Mercedes nella classifica costruttori, ma la missione è quasi impossibile
ARRENDERSI: MAI! Con il titolo piloti 2018 già da tempo virtualmente nelle tasche di Lewis Hamilton, e con l'ufficialità arrivata proprio la scorsa domenica dopo il Gran Premio del Messico, alla Ferrari non resta che aggrapparsi al sogno proibito di strappare alla Mercedes il titolo costruttori. Maurizio Arrivabene l'ha detto subito dopo il traguardo dell'Hermanos Rodriguez: "Il mondiale costruttori è ancora aperto e non ci arrenderemo mai, mai, mai!" Ma è davvero così aperto questo titolo? Numeri alla mano: no.
EQUILIBRIO TRA I TOP TEAM A giocare contro la Ferrari, tutto e tutti. Gli appuntamenti rimanenti sono due, Brasile e Abu Dhabi, due piste sulle quali Mercedes e Ferrari potrebbero essere vicine come prestazioni, e la Red Bull non troppo lontana, ma non così forte come in Messico. Questo perché lo scorso weekend ha giocato un fattore unico a favore della casa austriaca l'altura. Il problema è che anche la Mercedes dovrebbe tornare alla sua "normale" competitività.
BASTANO DUE GOCCE Vero è che Interlagos non è mai stata la pista preferita da Lewis Hamilton, che vi ha trionfato per la prima volta solo nel 2016, e che Sebastian Vettel vi ha conquistato tre successi, ultimo dei quali quello dello scorso anno. Ma a Interlagos la Mercedes non parte per nulla battuta: vi ha vinto tre degli ultimi quattro GP (Anche se due con Rosberg) e poi bastano due gocce di pioggia per far sì che Lewis torni a essere imbattibile, o magari insidiabile dalla Red Bull, viste le enormi difficoltà palesate quest'anno dalla casa di Maranello in caso di pista bagnata.
LA CLASSIFICA A rendere impossibile la missione della Ferrari, non sono tanto i valori in campo o i circuiti, se Ferrari e Mercedes partissero dalla stessa situazione di classifica, la casa di Maranello avrebbe ottime possibilità di aggiudicarsi il titolo. Il problema è che ci sono da recuperare 55 punti, che sono un'enormità con sole due gare a disposizione. Basti pensare che lo scorso weekend, il più difficile dell'anno per la Mercedes, la Ferrari è stata in grado di rosicchiarne appena 11.
FACCIAMO DUE CONTI 55 punti da recuperare con un massimo possibile ottenibile dalla Ferrari di 86 - in caso di doppietta Vettel-Raikkonen sia a Interlagos che ad Abu Dhabi - sono comunque tantissimi. A Maranello dovrebbero sperare nel bottino pieno, e che la Mercedes non raccolga più di 30 punti (a parità di punti in classifica vincerebbero le Frecce d'Argento grazie al maggior numero di vittorie). E per raccogliere 30 punti bastano due terzi posti. Anche nel difficilissimo scenario in cui entrambe le Red Bull si accaparrassero 3° e 4° posto nelle ultime due gare, alla Mercedes basterebbe anche arrivare 5° e 6° per due volte per conquistare il titolo (porterebbero a casa 36 punti).
OCCASIONE SPRECATA Servirebbero dunque almeno un paio di "zeri" della Mercedes per riaprire il campionato costruttori, e in ogni caso la Ferrari dovrebbe essere perfetta. con due ritiri delle Frecce d'Argento e due doppiette Rosse, a Maranello sarebbero certi del titolo (86 punti con un massimo di 30 a disposizione degli altri) ma la possibilità è minima, senza contare l'aspetto antisportivo di dover sperare in un guaio altrui. In sostanza l'imbuto è strettissimo e quasi del tutto occluso, ed è un grosso peccato per Maranello, perché senza un paio dei tanti errori gratuiti visti in questa stagione - soprattutto lato Vettel - magari non sarebbe stato conquistato comunque il titolo piloti, ma quello costruttori, grazie a un Raikkonen mediamente più in palla di Bottas sin qui, sarebbe stato a portata di mano.