Il team principal Ferrari, Maurizio Arrivabene, crede ancora nelle residue chance di titolo di Vettel, nonostante il netto vantaggio di Hamilton
TITOLO QUASI ASSEGNATO Le speranze di vittoria della Ferrari nel campionato del Mondo di Formula 1 2018 sono appese a un filo sottilissimo. A Lewis Hamilton bastano un secondo e un terzo posto nelle ultime gare per assicurarsi matematicamente un meritatissimo successo. Sebastian Vettel, complici i suoi troppi errori, sparsi nell'arco della stagione, insegue a 67 punti di distacco in classifica dal campione britannico, quando mancano appena quattro appuntamenti prima che il sipario iridato cali. Ad Austin, a Città del Messico, a Interlagos e ad Abu Dhabi dovrebbe avvenire qualcosa di più di un miracolo per far sì che il titolo torni in discussione.
SFIDARE L'IMPOSSIBILE Chi ci crede ancora però - più per il ruolo che ricopre, con ogni probabilità, che per davvero - è Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari. Il manager italiano lo ha spiegato sul sito internet ufficiale della Formula 1: "So che la situazione sembra impossibile da recuperare, ma il nostro lavoro consiste proprio in questo, nel realizzare l'impossibile" - ha affermato il ferrarista - "Questo è ciò che faremo, cercheremo di realizzare l'impossibile nelle prossime gare. Vinciamo e perdiamo insieme e mi sento responsabile in prima persona di tutto quanto accade nel team, ma devo dire che in Giappone squadra e piloti hanno reagito molto bene."
L'INIZIO DELLA FINE Dopo il rientro dalla pausa estiva, la consistente vittoria di Vettel in Belgio, seguita dalla prima fila tutta rossa a Monza, avevano illuso tifosi e osservatori che il mondiale potesse prendere la strada di Maranello. Ma l'errore al via di Vettel nel Gran Premio d'Italia, è la prestazione super di Hamilton che quel GP l'è andato a vincere, strappandolo di mano a Kimi Raikkonen, è stato l'inizio della fine per la Ferrari. A Singapore, Sochi e Suzuka, Lewis Hamilton ha dominato, con Vettel spettatore privilegiato dal terzo gradino del podio in due occasioni su tre.
"NESSUN ERRORE" Maurizio Arrivabene ha però difeso a spada tratta la manovra di Sebastian Vettel su Max Verstappen nell'ultimo GP a Suzuka. "Perché dobbiamo dire che è stato un errore? Sebastian stava facendo il suo lavoro e, per quanto ne so, la sua macchina era all'interno, quindi se si vuol parlare di incidente di gara, accetto questa versione, ma resta il fatto che non siamo stati in grado di mostrare il nostro potenziale." Ci sarà però poco tempo per esibirlo, visto che tra due domeniche, ad Austin, il titolo piloti potrebbe già finire nel carniere di Hamilton. Per evitarlo, o semplicemente rimandare la festa della Mercedes, Sebastian Vettel ha una sola opzione: vincere.