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F1 2017

Il circuito di Spa-Francorchamps tra Eau Rouge, Kemmel Straight e Blanchimont


Avatar di Simone  Dellisanti, il 23/08/17

7 anni fa - L'analisi delle curve di Spa Francorchamps, GP Belgio 2017

F1 2017, GP Belgio: il circuito di Spa-Francorchamps tra Eau Rouge, Kemmel Straight e Blanchimont

Il prossimo Gran Premio di Formula Uno si correrà sul circuito di Spa-Francorchamps, uno dei tracciati più affascinanti e storici del motorsport

CIRCUITO STORICO Il prossimo Gran Premio di Formula Uno si correrà in Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps,  uno dei tracciati più affascinanti e storici che fanno parte del Circus e non solo visto che è  utilizzato da altre serie motoristiche ed è tutt'ora la sede della 24 Ore di Spa. ll circuito di Spa-Francorchamps è un po' il papà di tutti i tracciati odierni visto che iniziò la sua attività negli anni 20 con una pista molto diversa rispetto a quella attuale, con una configurazione a triangolo costituita dall'unione tra il tracciato Ancienne Douane e il tornante posto a un incrocio nell'abitato di Stavelot, per una lunghezza complessiva di 14 chilometri.

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MODIFICHE AL LAYOUT La configurazione attuale, invece, è stata creata nel 1979, con l'obiettivo di riportare in Belgio una gara di Formula Uno. Nel 1980 venne inserita una nuova doppia chicane denominata Bus stop, in quanto situata in prossimità di una fermata degli autobus di linea tra la curva di Blanchimont e il tornante de La Source. In quegli stessi anni, nuovi box per la Formula 1 furono costruiti poco prima di quest'ultima curva. Il GP del Belgio tornò così a Spa-Francorchamps nel 1983 e poi definitivamente dal 1985.

CURVE SPETTACOLARI Quando si parla del tracciato belga, tutti automaticamente fanno riferimento alle famigerata curva in salita dell'Eau Rouge, dove i piloti devono affrontare una doppia curva a tutta velocità in pendenza, sopportando una altissima compressione verticale per poi lanciarsi sul lunghissimo rettilineo del Kemmel Straight. Queste, però, non sono le sezioni più impegnativi per i driver, poiché le curve più difficili, soprattutto per il fisico dei piloti, sono altre. In modo particolare il Pouhon, situato nella curva 12, un tornante che bisogna affrontare quasi a tavoletta raccordando i punti di corda esterni per giungere veloci alle chicane 13, 14, 15. Per non parlare poi del Blanchimont, un tornante situato tra la curva 17 e 18 dove i piloti devono sopportare carichi laterali fra i più elevati di tutto il calendario.


Pubblicato da Simone Dellisanti, 23/08/2017
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