Vettel non è stato punito perchè non ci sono norme che impongono il posizionamento della monoposto all’interno delle righe dello starting grid
COME CAVOLO SI È MESSO? Sebastian Vettel e la sua Ferrari SF70H alla partenza del GP di Cina, hanno fatto preoccupare tutti i tifosi del Cavallino Rampante. Questo perché, dopo il giro di ricognizione, il pilota tedesco si è posizionato sulla sua casella di partenza, senza posizionare le ruote sulle strisce bianche ma posizionandosi, invece, tutto alla sua sinistra.
MENO MALE! Inutile dire che tutti pensavamo che questa strategia, presa per evitare che le gomme pattinassero sulle strisce bianche in partenza, avrebbe senza dubbio comportato una sanzione per Vettel, vanificando quanto di buono fatto in qualifica. E invece non è stato cosi.
MANCA UNA REGOLA I giudici di gara, durante la corsa, hanno rivisto e valutato la posizione di Sebastian Vettel sulla griglia di partenza, definendola come non passibile di sanzione. Questo perché non ci sono norme che vietano al pilota di evitare una traiettoria o una parte della pista bagnata e non c’è nulla nel regolamento sportivo che obbliga il pilota a interpretare in un modo unico e inequivocabile le linee dello starting grid.
STEWART Sulla vicenda è anche intervenuto Mika Salo, ex pilota di F1, che nel Gran Premio della Cina svolgeva il ruolo di giudice di gara: “È stata una anomalia. Non c’è nulla nel regolamento che impone il posizionamento della monoposto all’interno delle righe che determinano lo starting grid”. Infine, Salo ha aggiunto, “Avremmo potuto dare una sanzione ma è meglio avere regole più chiare e specifiche per questi casi”.
SCELTA FURBA E GENIALE Sebastian Vettel è stato molto furbo ed è riuscito a sfruttare un’anomalia del regolamento sportivo di Formula Uno, una zona griglia, per cercare di avere uno spunto migliore all’inizio della gara. Come ha spiegato lo stesso pilota della Ferrari: “Mi sono spostato semplicemente perché non volevo partire sul bagnato, non c’è nulla nel regolamento che vieta di farlo”.