F1 2016: la vera arma della Ferrari, quest'anno, sono i piloti. Certo che se la macchina non va...
BREVE ANALISI Tra soli 12 giorni il campionato di Formula Uno tornerà in pista per dar vita al Gran Premio del Belgio, sul Circuito di Spa-Francorchamps. In attesa di vedere i bolidi sfrecciare su per l'Eau Rouge, facciamo insieme una breve analisi dei principali team di F1 per scoprire se sono state mantenute le promesse di inizio anno, quale pilota ha fatto meglio del proprio compagno di squadra e quali cambiamenti sono stati fatti all'interno dei team, dall'inizio della stagione ad ora.
SOGNO ROSSO Partiamo dalla Scuderia di Maranello. Prima dell'inizio della stagione sportiva le aspettative che aleggiavano sopra Maranello erano davvero pesanti e difficili da soddisfare. Ma chi meglio della Scuderia Ferrari poteva sorprendere, tornando alla vittoria del Titolo proprio quest'anno, scongiurando un altro anno di dominio totale da parte delle Mercedes? Dopotutto, con i superlativi standard della Rossa si poteva sognare.
CAVALLO AZZOPPATO Purtroppo tutte le aspettative sono state disattese e ciò ha fatto sprofondare i tifosi della Ferrari nella delusione più totale. Il Cavallino Rampante ha iniziato il 2016 abbastanza bene, con i primi problemi di affidabilità che sono stati controbilanciati dai podi guadagnati nelle prime cinque gare. Con un po' di fiducia si pensava che una volta sistemati questi naturali problemi tecnici, (che un po' tutte le squadre hanno avuto all'inizio dell'anno) Raikkonen e Vettel avrebbero potuto lanciare il guanto di sfida alle Mercedes e ai suoi due piloti Rosberg e Hamilton, ma così non è stato.
GAMBERO ROSSO Purtroppo la Rossa non solo non è riuscita a raggiungere le prestazioni delle Frecce d'Argento di Brackley ma ha dovuto subire anche il sorpasso delle due Red Bull. Il team di Chris Horner ha intrapreso un duplice percorso di sviluppo per il telaio e per il motore che gli ha permesso di diventare la seconda forza del Mondiale, superando la Ferrari nella corsa per il titolo costruttori.
GIARDINIERE Da buon presidente, Marchionne ha cercato di correre subito ai ripari, potando i rami che non potevano più dare i frutti, vedi il licenziamento del direttore tecnico James Allison (che comunque è stato un membro prezioso per la Ferrari e per la sue vittorie del passato) sostituito dall'ex capo dei motoristi Mattia Binotto, allo stesso tempo, infondendo nuova linfa vitale ai fiori che stavano morendo ma che potevano ancora fiorire, vedi il rinnovo di Raikkonen.
ARMA IMPORTANTE A proposito di piloti. Proprio Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sembrano essere le armi migliori di questa Ferrari, considerati nel Circus, per la loro bravura e per la loro esperienza, una superba accoppiata. Certo però che se la macchina non è competitiva, anche questa arma letale risulta pressochè nulla.
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