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BEFFA FINALE Le qualifiche del GP Singapore sono state condizionate dall'asfalto umido che ha reso molto complicata sia la scelta della gomma adatta sia la guida delle monoposto. A differenza delle due precedenti eliminatorie, nella decisiva Q3 tutti e 10 i protagonisti si sono contesi la pole position montando le gomme slick. Questo ha fatto sì che i piloti nei primi minuti completassero più giri consecutivi per portare le gomme in temperatura e prendere confidenza con lo scarso grip. Proprio per questo motivo, Max Verstappen si è trovato a lanciarsi per il suo ultimo tentativo cronometrato avendo fino a quel punto ottenuto un tempo decisamente alto per il potenziale della Red Bull. L'olandese non stava però subendo la pressione, tanto da far segnare intertempi sufficienti a battere la pole position provvisoria di Charles Leclerc. Quando mancavano poche curve al traguardo, però, il muretto della scuderia austriaca ha ordinato al suo pilota di abortire il tentativo e di prendere la corsia box, condannandolo a un deludente ottavo posto sulla griglia di partenza.
Verstappen looked set for an incredible lap at the end of Q3, but he pits, and will start P8 on Sunday#SingaporeGP#F1pic.twitter.com/PXjdRKIrcW
— Formula 1 (@F1) October 1, 2022
IL MOTIVO DELLO STOP Il messaggio radio è apparso alquanto sorprendente per il pubblico e per lo stesso Verstappen, che via radio è apparso molto deluso e contrariato replicando con un ''Ma che ca**o?!? Ma che ca**o?''. Dopo i primi istanti di sorpresa, si è pensato subito che la causa potesse essere la benzina a bordo della Red Bull, insufficiente per permettere all'olandese di completare il giro lanciato e quello di rientro. L'ipotesi è poi stata confermata dalla stessa Red Bull, che ha motivato con lo scarso quantitativo di carburante a bordo della RB18 lo stop imposto al pilota. Dunque l'errore è stato a monte, quando sulla vettura del campione del mondo non è stata inserita benzina sufficiente a percorrere un numero di giri che, proprio per le condizioni della pista, è stato maggiore rispetto a una normale Q3.
COSA RISCHIAVA Verstappen ha così chiuso ottavo a quasi 2 secondi dalla pole position di Leclerc, dovendo rinunciare a una pole praticamente sicura. Secondo i calcoli della Red Bull, l'olandese avrebbe migliorato di 2,5 secondi il suo precedente tempo. Se il muretto non fosse intervenuto, però, per Verstappen la beffa sarebbe stata doppia: in caso di insufficiente carico di benzina per effettuare le verifiche tecniche a fine sessione il pilota viene infatti squalificato. Il leader del Mondiale sarebbe dunque partito addirittura ultimo. Da sottolineare infine che nel giro lanciato precedente a quello abortito, Verstappen aveva già fatto segnare un primo intertempo record, salvo alzare il piede nella parte finale per un piccolo errore di guida.
IL PRECEDENTE DI VETTEL Qualcosa di analogo alla Red Bull era successo nel 2012 con Sebastian Vettel nelle qualifiche del GP Abu Dhabi. In quel caso il tedesco, dopo aver fatto segnare il terzo tempo, parcheggiò la sua monoposto lungo la pista senza completare il giro di rientro su indicazione del muretto. La mossa era stata pensata per salvare la benzina necessaria per le verifiche tecniche, ma sulla sua vettura venne trovato solo un litro di carburante invece del litro e mezzo richiesto: Vettel venne squalificato e la domenica partì ultimo.