MESSAGGIO PREZIOSO È stato uno dei video social della Formula 1 più visti di quest'anno ed è uscito solo ieri, parliamo del commovente messaggio con cui il team McLaren ha voluto salutare Carlos Sainz e affidarlo alle cure della Scuderia Ferrari per la prossima stagione. Il pilota spagnolo ha trascorso un paio di anni a Woking, lasciando evidentemente un ottimo ricordo, viste le parole proferite dall'ormai ex compagno Lando Norris, dal boss Zak Brown, dal team principal Andreas Seidl, dal capo ingegnere Andrea Stella e da altri membri del team britannico, che si sono tutti sforzati di parlare in italiano per consegnare il prezioso messaggio alla storica rivale. Di seguito potete visionarlo nel tweet dell'account ufficiale McLaren.
💬 A message to our friends at @ScuderiaFerrari and to the famous tifosi.
— McLaren (@McLarenF1) December 16, 2020
🇮🇹 𝘜𝘯 𝘮𝘦𝘴𝘴𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘢𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘢𝘮𝘪𝘤𝘪 𝘥𝘪 𝘚𝘤𝘶𝘥𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘍𝘦𝘳𝘳𝘢𝘳𝘪 𝘦 𝘢𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘧𝘢𝘮𝘰𝘴𝘪 𝘵𝘪𝘧𝘰𝘴𝘪.#AdiosCarlos 🧡 pic.twitter.com/B24NYpzOgF
DUE DOMANDE Il video della casa britannica ci fa sorgere però due domande. La prima è inerente alla possibile risposta social della Scuderia Ferrari: arriverà? Riuscirà a essere all'altezza emotivamente di quella della McLaren? Per ora - comprensibilmente d'altronde - da Maranello ci si è limitati a un re-tweet con la scritta ''Un bellissimo regalo'' e una faccina che saluta... Ma la domanda principale è un'altra: riuscirà Carlos a sopportare la pressione di Maranello e a lasciare, quando se ne andrà, un ricordo così bello come quello lasciato a Woking?
NON TRATTATE SAINZ COME VETTEL! Il sedile della Scuderia è probabilmente il più prestigioso della Formula 1, ma anche quello più difficile in assoluto, dove oltre alle forze G laterali in curva a schiacciarti c'è anche la grande pressione di correre per il team tra tutti più blasonato e con più aspettative, purtroppo regolarmente deluse. È anche un po' questo che si nasconde dietro alle bellissime parole della McLaren, un messaggio che sottintende di aver sì cura di Sainz, ma soprattutto di non comportarsi con lui come con tanti piloti del recente passato, ultimo dei quali Sebastian Vettel, che dopo sei anni di amore incondizionato nei confronti della Scuderia, è stato defenestrato senza troppi complimenti e con modalità discutibili.