Inossidabile, Immortale, Infinito. Quanti aggettivi con la ''I'' abbiamo affibiato a Nando in questi anni, eppure il campione spagnolo, che i suoi titoli mondiali li ha vinti praticamente un'era fa, non smette di stupire, conquistando il podio nella gara d'esordio del mondiale di Formula 1 2023 in Bahrain, alla tenera età di 41 anni, 7 mesi e 5 giorni. E ci viene da pensare a quanti titoli e a quanti GP avrebbe potuto vincere oltre in più se solo avesse avuto un pizzico di fortuna o avesse fatto scelte più oculate. Stavolta la scelta di Nando sembra essere quella giusta e con la Aston Martin il pilota iberico può fare davvero belle cose: magari non vincere un mondiale, la Red Bull sembra di un altro pianeta, ma sicuramente togliersi tante soddisfazioni, come domenica scorsa.
F1 GP Bahrain 2023, Sakhir: Fernando Alonso (Aston Martin Racing)
DI ALTRI TEMPI Un pilota che sembra uscito da un'altra epoca, e lo confermano anche i numeri. Un tempo si correva a età molto più elevate di quelle odierne e la Formula 1 era tutto un altro mondo. Solo per questo motivo Nando non riuscirà a battere il record di pilota più anziano che abbia mai corso (il monegasco Louis Chiron scese in pista a 55 anni e 9 mesi nella sua Monte Carlo nel 1955) o vinto (Luigi Fagioli trionfò al GP di Francia 1951 a 53 anni appena compiuti) in Formula 1. E neanche sarà il più longevo pilota a podio (il 3° posto di domenica in Bahrain lo pone al 19° posto assoluto, secondo solo a Michael Schumacher tra i piloti della sua generazione, visto che Schumi a 43 anni e 5 mesi fu terzo nel GP d'Europa 2012).
NESSUNO COME LUI Alonso, però, non ha rivali in fatto di esperienza, e domenica, solo con la partecipazione al suo 357° GP (anche questo un record, che potrà battere forse un giorno il buon Verstappen, se avrà voglia di continuare a gareggiare a lungo) ha stabilito un primato clamoroso: Nando ha partecipato a 20 campionati del mondo di Formula 1, uno in più di Barrichello e Schumacher. E dire che se ne è persi per strada alcuni, come nel 2002, in panchina per un anno dopo l'esperienza in Minardi, e poi il biennio 2019-2020, nel quale ha sfiorato la vittoria a Indianapolis e si è portato a casa quella della 24 ore di Le Mans. Quali altri primati ha nel mirino il campione di Oviedo? Se dovesse arrivare un successo quest'anno con l'Aston Martin diventerebbe il 7° più anziano vincitore di sempre, il più ''vecchio'' da Jack Brabham nel 1970, eguagliando Fangio, Stewart e Prost al secondo posto tra i vincitori con più auto diverse (il record qui è di Moss, con 5 scuderie). E scusate se è poco.