USCITE DISCUTIBILI Non solo Nelson Piquet: il mondo della F1 si è trovato negli ultimi giorni ad affrontare le dichiarazioni controverse di un altro suo ex grande protagonista, ossia Bernie Ecclestone. L'ex amministratore delegato del Circus ha cercato di giustificare il linguaggio razzista utilizzato dall'ex pilota brasiliano e ha anche difeso l'operato di Vladimir Putin, presidente della Russia che ha ordinato l'invasione militare dell'Ucraina, aggiungendo la frase shock ''mi prenderei una pallottola per lui''.
LA REPLICA DI BERNIE Ovviamente, le dichiarazioni di Ecclestone hanno attirato numerose critiche. Il diretto interessato ha voluto replicare tramite un'intervista rilasciata al suo amico Roger Benoit, giornalista del quotidiano svizzero Blick: ''Sì, forse non sono abbastanza sensibile. Vedo molte cose in modo diverso e lo dico, perché mi è stato chiesto così educatamente. Sostengo una dichiarazione: Putin è sempre stato leale nei confronti della F1. E non posso dire questo di tutti i promoter''.
HAMILTON SMEMORATO Dopo le ultime dichiarazioni, Lewis Hamilton aveva suggerito che il 91enne britannico non dovesse più poter parlare liberamente di ogni argomento. Ecclestone non ha gradito, ritenendo che suggerire che sia troppo vecchio per avere un'opinione significativa sia ''terribilmente scortese''. Bollando il moralismo del pilota della Mercedes come un ''carico completo di spazzatura'', Ecclestone ha aggiunto: ''Lewis ha dimenticato molte cose. Quando la Mercedes non gli ha dato quello che aveva chiesto, ho subito detto che avrei pagato io la differenza. Perché la F1 ha bisogno di una persona di colore, di un cinese e di una donna''.