Bernie Ecclestone ritiene insensato l'accordo raggiunto tra FIA e Ferrari dopo le indagini sulla power-unit di Maranello
VI RICORDATE? Lo stravolgimento del calendario 2020 di F1 causa coronavirus ha tolto l'attenzione sull'argomento che ha incendiato le settimane intercorse tra la fine dei test invernali e la trasferta australiana, ossia l'accordo tra FIA e Ferrari raggiunto dopo le indagini della federazione sul motore prodotto a Maranello che tanto ha fatto infuriare le altre scuderie. A tornare sulla questione è stato Bernie Ecclestone, ex boss del Circus.
SENZA SENSO Il quasi 90enne inglese ha dichiarato il suo disappunto per come è stata gestita la questione: ''La FIA non avrebbe mai dovuto fare ciò che ha fatto. L'accordo tra Ferrari e FIA è sbagliato. Così come è scritto in quell'accordo, o era all'interno delle regole o devi punirli. Ora hanno un accordo, quindi la FIA sta dicendo 'sei colpevole al 100%, ma non c'è niente che possiamo fare al riguardo. È successo ora, quindi non ti puniremo per questo'''.
Bernie Ecclestone e Luca Cordero di Montezemolo
IL CASO McLAREN Per fare un paragone, Ecclestone ha ricordato uno degli scandali avvenuti sotto la sua gestione e come venne risolto. Parliamo della Spy-story del 2007, con la McLaren che venne accusata di spionaggio nei confronti della Ferrari. Il team di Woking venne pesantemente multato ed escluso dalla classifica Costruttori di quell'anno: ''Una vola c'era una squadra molto arrabbiata con me perché avevo suggerito 100 milioni di dollari di multa come punizione. Max Mosley (l'allora presidente della FIA, ndr) voleva buttarli fuori dal campionato, ma perché non punirli per quello che hanno fatto? Penso che funzioni meglio'' ha concluso Mister E, sempre molto attento al peso che ha il denaro in questo business.