RECORD E PARAGONI La rincorsa di Lewis Hamilton ai record di Michael Schumacher ancora da battere prosegue e, nuovamente, nel weekend in arrivo il britannico potrebbe raggiungere il tedesco a quota 91 vittorie in F1. Questo fa sì che si continui a discutere dei paragoni tra il pilota della Mercedes e i più grandi del passato, in un difficile gioco di gerarchie. L'ultimo ad avventurarsi nell'argomento è stato Bernie Ecclestone, storico ex CEO della Formula 1.
PILOTI SOLI O BEN ACCOMPAGNATI Il quasi 90enne britannico ha fatto una doverosa premessa: ''Non si può dire nulla di male su Lewis, non si può dire che non è bravo, non è questo il punto. Riguardo quanto sia bravo rispetto a qualcun altro... beh, è super, super talentuoso ed è tra i primi cinque piloti degli ultimi 30 anni. Tuttavia, è impossibile dire se sia migliore di Michael. Era migliore? Michael avrebbe fatto meglio con quella macchina (la Mercedes, ndr)? Non si può dire''. Una differenza tra Hamilton e Schumacher, ma anche tra Hamilton e Alain Prost, Ecclestone la individua però chiaramente: ''Schumi guidava più o meno da solo quando correva con la sua macchina. Hamilton ha solo Dio sa chi lo aiuta, dicendogli qual è la sua pressione degli pneumatici, quando accelerare in curva... ai tempi di Prost, per il quale ho grande ammirazione, quando sventolava la bandiera per l'inizio della gara il pilota rimaneva solo. Ora non è più così''.
F1 1989: Ayrton Senna (McLaren)
L'ANALOGIA CON SENNA C'è però un altro aspetto, che riguarda molto di più ciò che accade fuori dai circuiti, che permette a Ecclestone di tracciare un paragone tra Hamilton e un grande del passato: ''Il modo in cui si veste, se non sapessi che Lewis è un pilota da corsa non diresti mai che è un pilota, mentre con Nelson Piquet o Schumi vedendoli avresti detto che erano dei piloti, erano vestiti per il ruolo. Della vecchia generazione, Senna è quello che assomiglierebbe di più a Lewis, a causa delle sue convinzioni religiose suppongo, dato che era fermo su di loro. Gli altri ragazzi non credo avessero qualcosa per cui avrebbero dato la vita''.