CAPITOLO CHIUSO Il GP Russia è una gara senza futuro, nonostante i piani che prevedevano lo spostamento dell'appuntamento da Sochi a San Pietroburgo a partire dal 2023. L'edizione di quest'anno del gran premio è stata annullata in seguito all'invasione militare dell'Ucraina da parte delle truppe di Vladimir Putin e in seguito la F1 ha rescisso il contratto valido per gli anni successivi con gli organizzatori dell'evento fortemente voluto dal presidente russo.
IL NO DI DOMENICALI A seppellire le speranze degli appassionati locali e degli organizzatori è stato Stefano Domenicali, presidente e CEO della F1, in un'intervista rilasciata a Sport Bild: ''Ho sempre creduto che non si dovrebbe mai dire mai, ma in questo caso posso prometterlo con certezza: non negozieremo più con loro. Non ci saranno più gare in Russia''. La situazione politica internazionale è ovviamente alla base di questa decisione, ma il Circus ha anche la fortuna di vivere un momento in cui rinunciare a un appuntamento che portava molti soldi nelle casse della disciplina è una decisione che si può prendere a cuor leggero: il calendario è più ricco che mai e tanti altri paesi spingono per ospitare un gran premio sulla scia di una popolarità dello sport in grande crescita.
LA REPLICA Alle parole di Domenicali ha fatto rapidamente seguito la reazione del promoter del GP Russia, Alexey Titov. All'agenzia stampa di stato Tass che gli chiedeva un parere a riguardo, Titov ha risposto: ''L'attuale situazione nello sport mondiale è estremamente politicizzata. Occorre vedere in questa prospettiva le parole di Domenicali. Quanto ha detto ha una spiccata connotazione politica che nulla ha a che vedere con il vero spirito sportivo. Il futuro delle nostre relazioni oggi è davvero poco chiaro. Terremo conto della posizione di Domenicali nel nostro ulteriore lavoro''. Titov ha poi aggiunto che il GP Russia attende ancora un rimborso dalla F1 dopo l'annullamento dell'edizione 2022: ''Questo debito esiste, è confermato e la nostra posizione su di esso è invariata. Ci aspettiamo un rimborso indipendentemente dall'attuale posizione della FOM in relazione allo svolgimento di gare nella Federazione Russa''.