PAPA' ICEMAN Negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere Kimi Raikkonen nei panni di amorevole padre di famiglia. Non dimentichiamoci però che stiamo sempre parlando di colui che è soprannominato Iceman. Prima ancora che la pandemia di coronavirus rendesse il distanziamento sociale una pratica purtroppo necessaria, il finlandese era già ben predisposto a far rispettare una certa distanza tra sé e il prossimo. A raccontare un paio di interessanti aneddoti a riguardo è stato Heikki Kulta, giornalista tra i più esperti del paddock e connazionale del pilota dell'Alfa Romeo.
F1, GP Europa 2005: Kimi Raikkonen (McLaren)
LA PRIMA LEZIONE In un'intervista alla rivista ufficiale della F1, Kulta ha spiegato quando ha scoperto la scarsa propensione di Raikkonen al contatto umano: ''La prima lezione che ho imparato riguardo al fatto che Kimi non volesse che le persone si avvicinassero a lui l'ho avuta durante una sessione di prove libere a Monaco, nel 2002. Stavo bevendo un caffè con suo padre, quando Kimi mise la sua McLaren a muro. I marshall corsero sul punto dell'incidente e suo padre disse subito: 'Adesso ci saranno problemi...'''.
L'EPISODIO DEL NURBURGRING Un episodio che probabilmente molti appassionati ricordano avvenne al Nurburgring, sede del GP Europa 2005 (foto sopra). Raikkonen stava andando a vincere quella gara, ma delle vibrazioni sempre maggiori all'anteriore destra portarono al cedimento della sospensione proprio all'inizio dell'ultimo giro. Il finlandese andò a sbattere contro le barriere in fondo a curva 1 e poi reagì in malo modo ai marshall accorsi per accertarsi delle sue condizioni: ''A Kimi non piacciono gli estranei che lo toccano e questo succede sempre - ha ricordato Kulta - Volò all'indietro contro le barriere, ma reagì furiosamente quando i marshall cercarono di aiutarlo. All'inizio la gente pensava che fosse dovuto alla delusione per la vittoria persa, ma dopo si scoprì che Kimi sapeva davvero ciò che stava facendo''.
F1, GP Brasile 2007: Jean Todt e Kimi Raikkonen (Ferrari)
TODT BIRICCHINO Il momento più curioso riguardante il distanziamento sociale di Raikkonen riguarda però il GP Brasile 2007, quello che gli consegnò il titolo iridato. Sul podio, assieme al finlandese e a Felipe Massa salì il team principal Jean Todt, desideroso di abbracciare il suo pilota. Kulta ha raccontato: ''Più Jean si avvicinava, tanto più Raikkonen scendeva dal podio. Non è chiaro se Todt ci giocasse o se fosse davvero felice''.