BINOMIO VINCENTE Quella in corso è l'ottava stagione con Toto Wolff come team principal del team Mercedes AMG in Formula 1, ruolo che ha assunto 7 anni fa nel 2013. Il manager austriaco, dopo una breve esperienza in Williams, è diventato Direttore Esecutivo della scuderia tedesca e da allora sono arrivati 6 titoli mondiali piloti e 6 campionati costruttori, senza contare quelli praticamente già scontati che giungeranno al termine della stagione 2020. Ma evidentemente i risultati, da soli, non bastano a far felici la dirigenza, soprattutto se, come Toto, si hanno le mani in pasta in tante altre attività nello stesso settore in cui domina con il suo team.
Lawrence Stroll (Racing Point) e Toto Wolff (Mercedes)
SOLO MERCEDES È la proverbiale crisi del settimo anno? In effetti è anche fisiologico che, dopo tanto tempo, i rapporti mutino, cambino, si evolvano. E tutto il fermento di Toto - che oltre a essere boss del lato sportivo della casa tedesca, possiede anche delle quote di Aston Martin (che il prossimo anno subentrerà a Racing Point in F1) e detiene il ''cartellino'' dei piloti Valtteri Bottas e George Russell - non fa stare tranquilli i vertici della Daimler. A far trapelare queste indiscrezioni NU.nl, testata giornalistica olandese che ha riportato i malumori di Ola Kaellenius, CEO di Daimler, che vorrebbe Toto esclusivamente concentrato sulla Mercedes e sugli interessi dell'azienda.
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MALUMORI E OPZIONI ''Sebbene Daimler abbia sempre manifestato la sua fiducia nei confronti di Toto Wolff al mondo esterno, all'interno dell'azienda c'è insoddisfazione per le attività ausiliarie dell'austriaco'' riporta una fonte anonima vicina a Mercedes alla testata olandese. I malumori appartengono tutti alla nuova dirigenza di Kaellenius, che ha sostituito lo scorso anno Dieter Zetsche, con il quale Wolff aveva molta più libertà di manovra. Il contratto di Wolff con la Mercedes scade al termine di questa stagione, e non è certo che arrivi il rinnovo. Wolff ha nel mirino varie opzioni: nei suoi desideri ci sarebbe quello di diventare il sostituto al vertice di Liberty Media di Chase Carey, ma questa soluzione non troverebbe i favori di alcune fette di paddock. C'è sul piatto anche l'ipotesi Aston Martin, dove potrebbe andare a fare lo stesso lavoro che ha fatto in Mercedes, con alle spalle il patrimonio di Lawrene Stroll, proprietario del marchio.
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NEGOZIATI E MINACCE In questo contesto va inserito anche il discorso sul patto della Concordia, sul quale tutti i team di Formula 1 debbono accordarsi per proseguire insieme l'avventura del Circus. Proprio a Silverstone Wolff ha sottolineato come servano altri negoziati o la Mercedes non firmerà. Si mormora, peraltro, la possibilità di una categoria alternativa alla Formula 1 dove Wolff si porterebbe appresso Lewis Hamilton, Valtteri Bottas, Lawernce Stroll e compagnia bella. Una velata minaccia di andarsene, un po' come accadeva in passato con la presidenza di Montezemolo, quando la Ferrari, a più riprese, ha minacciato (non velatamente) di uscire dal campionato e farsi una serie alternativa alla Formula 1 con altre realtà e regolamenti.