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TEMPI DURI Due piloti fuori dalla Q3 dopo essersi entrambi qualificati in Q2 non si vedevano in Ferrari da Valencia nel 2012 (gara che peraltro Alonso vinse in rimonta), e due Ferrari così indietro anche da più tempo. Ma non serve andare a scomodare statistiche più precise per capire che le qualifiche del GP del Belgio odierne per la casa di Maranello sono state una Caporetto, anzi, visto il posto in cui ci troviamo, una Waterloo. Se proprio si vuole parlare di numeri basta guardare i tempi di oggi: 1'42''996 per Charles Leclerc in Q2, 13° complessivo a 4 decimi dal tempo che gli garantì la pole lo scorso anno, ottenuta peraltro con una mescola più dura; 1'43''261 per Sebastian Vettel, oggi 14° e nel 2019 secondo con lo stesso tempo al centesimi (6 millesimi più lento) ma, anche qui, con una mescola più dura, in un contesto dove tutte le altre scuderie hanno guadagnato decimi, quando non secondi.
QUALCOSA CHE SFUGGE Ad affrontare il tema ci ha pensato Mattia Binotto, che ai microfoni di Sky ha parlato a lungo, non riuscendo a dare tutte le risposte a una controprestazione ben più grave di quelle viste in questo inizio di stagione: ''Una situazione difficile non c'è dubbio, non posso essere contento, nessuno di noi lo è come non può esserlo alcuno dei nostri tifosi'' - ha esordito Binotto - ''Si tratta di capire per poter guardare avanti, già ieri nelle libere avevamo molta difficoltà con la macchina, non siamo mai riusciti a far funzionare le gomme, i piloti non avevano la fiducia, non sentivano la macchina, quindi un weekend che è partito in salita. Abbiamo modificato in tutti i modi la macchina per oggi, sia come bilanciamento, come setup e anche come tempistiche di uscita, utilizzando diversamente le gomme per sfruttarle di più nel giro secco. Non siamo arrivati dove eravamo, c'è qualcosa che ci sta sfuggendo, mi aspetto che i nostri tecnici lo capiranno''.
CERCARE DI CAPIRE Di sicuro a sfuggire sono i rivali della Ferrari, che ormai non vede più Mercedes e Red Bull, ma neanche la nuova compagnia con cui sta rivaleggiando quest'anno, con McLaren, Racing Point, Renault e persino Alpha Tauri, tutte davanti. ''Siamo arrivati a 2 decimi dalla Q1, la situazione rispetto a ieri è migliorata ma non abbastanza per stare davanti a quelli che sono oggi i nostri diretti rivali'' - specifica a tal proposito Binotto - ''C'è qualcosa che non abbiamo capito in questo weekend, non in generale. Su come far funzionare la macchina, perché in fondo è la stessa delle gare scorse che se la batteva con i rivali diretti, quindi a pari vetture tutti c'è qualcosa che non ha funzionato, ci aspettavamo di essere più avanti di dove siamo. Abbiamo anche fatto una scelta di carico più elevato pensando anche alla gara di domani che potrebbe essere bagnata, cercando di fare qualcosa di diverso da quello che hanno fatto gli altri, questo è stato un po' penalizzante in qualifica, lo si è visto nei rettilinei del 1° e 3° settore, credo che per noi la cosa più importante sia il disappunto della squadra, dobbiamo cercare di capire, sicuramente la situazione di ieri ha compromesso le qualifiche di oggi''.
SOLUZIONI E SPERANZE ''Per uscire da questo periodo serve pazienza, noi stiamo guardando al futuro, stiamo costruendo per il futuro e siamo concentrati sullo sviluppo 2021 e soprattutto 2022 cercando di fare meglio di questa stagione'' - ha infine aggiunto Binotto, spiegando anche tutti i possibili fattori che domani potrebbero agevolare una rimonta, quantomeno parziale, di Leclerc e Vettel - ''Nel fare questo abbiamo comunque un obiettivo minimo che sicuramente conosciamo, gare come quelle di oggi non aiutano, ci sono altre gare come quelle in Italia in cui ci terremmo a fare bene, detto questo la gara è domani e non molliamo un millimetro, ci concentriamo sul GP perché è lì che si assegneranno i punti. Più giriamo e più i piloti prendono fiducia, domani le condizioni saranno diverse e la gara è lunga, di solito domenica abbiamo un ritmo migliore di quello della qualifica, c'è anche il discorso degli engine mode che sicuramente su una pista come oggi fanno la differenza, io credo che domani potremo combattere con chi ci sta davanti, mi aspetto una bella gara, qui si può superare, se troveremo il giusto bilanciamento la gara è ancora tutta da scrivere''.