FATTORE COVID-19 All'indomani del primo gran premio disputato senza Lewis Hamilton, fermato in quanto positivo al Covid-19, Daniel Ricciardo ha raccontato una spiacevole avventura vissuta nel mese di settembre, tra le gare disputate al Mugello e a Sochi. L'australiano si era sottoposto a uno dei tanti test a cui sono obbligati quest'anno i piloti, risultando contagiato dal coronavirus.
FALSO ALLARME Intervistato da Racer.com, Ricciardo ha ricordato: ''Mi sono svegliato alle sei del mattino con quella notizia. C'era un po' di panico e ho capito che dovevo fare di nuovo il test. Inizi un po' a giocare nella testa, a pensare 'Oh mi sento un po'... forse ce l'ho....', ma quella mattina si trattava solo di un po' di panico''. Fortunatamente l'esito del primo test si è rivelato un falso allarme: al controllo successivo il pilota della Renault è risultato negativo, potendo tranquillamente disputare il GP Russia, gara chiusa al quinto posto.
GRANDI PRECAUZIONI L'australiano ha spiegato di essere diventato sempre più prudente, prendendo tutte le precauzioni del caso: ''Sono diventato sempre più disciplinato, isolandomi e prendendomi cura di me stesso. Soprattutto dopo che Perez l'ha preso ed è stato come 'Ok, questo non è uno scherzo'. Stavo facendo molta attenzione, quindi ero abbastanza sorpreso della mia positività''. Quest'anno sono stati tre i piloti fermati dal Covid-19: il già citato Sergio Perez, fuori dalle due gare disputate a Silverstone, il suo compagno Lance Stroll, fermato nel weekend del GP Europa, e Lewis Hamilton, out nel GP Sakhir e la cui presenza nel GP Abu Dhabi è tuttora a forte rischio.