RISCHIO ROSSO Neanche il tempo di festeggiare il ritorno in calendario, per sostituire il GP Canada cancellato per il secondo anno consecutivo, e il GP Turchia si trova già a rischio. La nazione sta registrando oltre 20mila casi di Covid-19 al giorno ed entrerà il prossimo 12 maggio nella ''lista rossa'' stilata dal governo britannico e che contiene i paesi che ''non dovrebbero essere visitati se non nelle circostanze più estreme''. In questo caso, le regole impongono a chi rientra dalla Turchia una quarantena obbligatoria di 10 giorni in un hotel approvato dal governo, una norma che ovviamente mal si sposa con i tempi e le necessità del personale della F1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE IN CORSO Sono ben sette le scuderie che hanno la propria sede in Gran Bretagna e dunque le ripercussioni per il Circus sarebbero pesanti. A seguito di questa novità, i vertici della F1 stanno valutando la fattibilità dell'appuntamento in programma all'Istanbul Park il prossimo 13 giugno. Un portavoce di Liberty Media ha spiegato: ''Siamo a conoscenza dell'annuncio fatto dal governo britannico in merito alle restrizioni di viaggio per la Turchia e stiamo valutando la situazione. Forniremo maggiori dettagli nei prossimi giorni''.
LA SITUAZIONE CALENDARIO Il GP Turchia dovrebbe svolgersi la domenica successiva al GP Azerbaijan, mentre due settimane dopo è in programma il GP Francia. A questo punto non è escluso che Istanbul venga a sua volta sostituita, probabilmente con il Nurburgring che già si era candidato per lo slot a rischio del GP Canada. Il calendario 2021 prevede 23 gare, ma la situazione ancora difficile legata alla pandemia potrebbe snellire quella che sulla carta è la stagione più ricca di appuntamenti della storia della F1, con Australia, Singapore, Giappone, Brasile e Messico considerati i gran premi al momento più a rischio.