Nella notte italiana, o meglio sarebbe dire stamattina presto, è andata in scena la 75° serata di gala per la consegna degli Academy Awards, per gli amici degli ''Oscar'' del cinema. I nottambuli più attenti si saranno accorti che in prima fila, in mezzo al cast del film Everything, everywhere, all at once, vero trionfatore della notte degli Oscar, era seduto un volto familiare a tutti i tifosi italiani della Ferrari e, più in generale, agli appassionati di sport motoristici, quello di Jean Todt, ex navigatore dei rally e direttore di Peugeot tra gli anni '60 e i '90, numero uno della Scuderia Ferrari tra il 1993 e il 2009, gli anni d'oro di Michael Schumacher, e presidente della FIA per ben 12 anni, dal 2009 al 2021. C'è chi ha pensato che dopo aver mietuto successi nel mondo del motorsport, sollevando trofei e ricoprendo cariche prestigiose, si sia dato al cinema, magari al ruolo di produttore, ma la verità è molto pià semplice: Jean Todt è il compagno di Michelle Yeoh, l'attrice malese di origini cinesi che ha vinto l'Oscar (la prima asiatica a riuscirci) come migliore attrice protagonista proprio per il film in questione, vero mattatore della serata.
Michelle Yeoh makes history as the first Asian woman to win the Best Actress Oscar. #Oscars95https://t.co/35YGivGFhF
— The Academy (@TheAcademy) March 13, 2023
NOTTE DI FESTA I festeggiamenti per tutto il cast sono iniziati ben presto, con la scelta del Ke Huy Quan (l'ex ragazzino dei Goonies nonché accompagnataore di Indiana Jones tra i pericoli del Tempio Maledetto) come miglior attore non protagonista, e di Jamie Lee Curtis (e qui non ci sarebbero bisogno di presentazioni per la figlia di Tony Curtis e Janet Leigh, protagonista di una valanga di film di successo da Una poltrona per due a Un pesce di nome Wanda, da Halloween a True Lies) come migliore attrice non protagonista. Poi il film del collettivo americano ''Daniels'', lo pseudonimo scelto dai registi statunitensi Daniel Scheinert e Daniel Kwan, ha portato a casa anche la statuetta per il miglior montaggio, quello del quasi esordiente Paul Rogers, per la migliore sceneggiatura originale, per la migliore regia e per il miglior film, oltre al già citato premio per Michelle Yeoh, già vista in film di enorme successo come La Tigre e il Dragone, Shang-Chi, La Mummia, Memorie di una Geisha e nelle due pellicole (fin qui) di Avatar, oltre che in una marea di film minori incentrati sulle arti marziali, per lei che non le ha mai studiate, ma che - anche nel film dominatore della nottata - interpreta con maestria dietro alla cinepresa.
COPPIA LONGEVA La frequentazione tra Jean Todt e Michelle Yeoh è iniziata nel 2004, proprio ai tempi della Scuderia Ferrari, i due si sono sposati nel 2008 e da allora vivono entrambi a Ginevra, in Svizzera. Al momento della proclamazione dell'attrice è stato impossibile non notare il caloroso abbraccio tra i due e con tutto il resto del cast, con un Jean Todt tornato esultante come eravamo abituati a vederlo una ventina di anni fa. Dal palco della cerimonia degli Oscar, però, nel suo discorso di ringraziamento, chi si aspettava di sentir nominato il nome di Todt è forse rimasto un po' deluso, visto che la Yeoh lo ha ringraziato includendolo in un più generico ''grazie alla mia famiglia'' con cui ha chiuso un emozionatissimo ''speech'', dopo aver dedicato il suo premio a tutte le mamme del mondo e alla sua, ancora in Malesia, ai figli, alle sorelle e ai fratelli.