Il team principal della Red Bull ha sdrammatizzato affrontando il tema dell'emergenza legata al coronavirus
SITUAZIONE NEBULOSA L'emergenza coronavirus continua a preoccupare anche il Circus della F1, con tutta la prima parte di campionato in bilico. Dopo le notizie tra loro opposte riguardanti le gare in Australia e Bahrain, nel paddock di Barcellona si discute molto di quale può essere il destino del campionato. I team si sono confrontati con i vertici della F1, ma ovviamente ogni decisione è legata a ciò che decideranno i governi delle nazioni in cui si dovrebbe gareggiare. Un quadro della situazione lo ha fatto in conferenza stampa Chris Horner, team principal della Red Bull, non senza regalare una battuta per cercare di sdrammatizzare.
PALLA AI GOVERNI Horner ha spiegato: ''Tutti speriamo che Mercedes non possa partecipare… No, essendo seri, credo che non si possa fare altro che seguire le linee guida dei governi, delle autorità locali e dei nostri organi di governo. Carey era qui in mattinata e la situazione è in costante evoluzione. Dobbiamo essere coscienziosi, non è facile muovere molte persone in giro per il mondo''. Anche Mattia Binotto, team principal Ferrari, sulla situazione coronavirus ha sottolineato come la F1 debba sottostare a decisioni altrui: ''La F1 sta dialogando con le autorità australiane. È una situazione in evoluzione ma l’idea è che si correrà in Australia''. Binotto ha poi aggiunto: ''Stiamo cercando di proteggere i nostri impiegati. Siamo in contatto con F1 e FIA e loro stanno parlando con gli organizzatori delle gare in Australia, Vietnam e Bahrain. Sicuro dobbiamo capire cosa succederà quando arriveremo in Australia e questo dovrà avvenire prima della partenza''.
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IL CASO LUNDGAARD Intanto il coronavirus complica i piani del pilota di F2 Christian Lundgaard. La serie propedeutica alla F1 ha in programma da domenica a martedì l'unica sessione di test invernali di quest'anno, in programma sul circuito di Sakhir, in Bahrain. Il danese non potrà però prendervi parte, in quanto bloccato a Tenerife in un hotel dove si sono registrati dei casi di coronavirus. Come comunicato dalla sua scuderia, il team ART, il 18enne non presenta alcun sintomo di Covid-19, ma dovrà rimanere in quarantena due settimane come stabilito dalle autorità governative spagnole come precauzione contro la diffusione del virus.