Gil ultimi aggiornamenti dal paddock. Ecco come il Coronavirus può influenzare le prime gare del mondiale di Formula 1 2020
AUSTRALIA OK Già ieri sono arrivate le primeconfortanti notiziesulla possibilità che il mondiale di Formula 1, al contrario di quantosta accadendo alla MotoGPe a tanti altri sport soprattutto in Italia – nelle scorse ore è arrivata la conferma delloslittamento del Rally Il Ciocco, apertura del Campionato Italiano Rally 2020 – possa iniziare regolarmente come da calendario. L’appuntamento è fissato per il prossimo fine settimana, quello del 15 marzo, con le merci già ormai in procinto di arrivare in Australia per il tanto atteso esordio stagionale di Melbourne. Le autorità sanitarie locali hanno inserito i passeggeri provenienti da Cina, Iran e Corea del Sud nella blacklist, lasciando invece aperte le porte agli italiani. Che saranno sì controllati con attenzione all’arrivo nel Paese, ma che non dovranno seguire la tanto temuta quarantena di 14 giorni: situazione che avrebbe reso di fatto impossibile la partecipazione di Ferrari, Alpha Tauri e Pirelli.
F1, le scritte
BAHRAIN E VIETNAM Un po’ meno rosea – ma come potete immaginare la vicenda si aggiorna di ora in ora – la questione relativa ai Gp in Bahrain e Vietnam. Mentre a Melbourne le maestranze locali stanno di fatto già montando i box e il paddock con i primi materiali arrivati dall’Europa, in Bahrain gli organizzatori hanno sospeso la vendita dei biglietti, rassicurando anche il rimborso a coloro che avevano già acquistato il tagliando in precedenza. Il che, allo stato attuale, non lascia grande ottimismo sul regolare svolgimento del secondo round del mondiale di Formula 1, previsto in calendario nel weekend del prossimo 22 marzo, solo sette giorni dopo il season opener dell’Australia. Due domeniche dopo sarà poi la volta della gara in Vietnam e, mentre procedono spediti i lavori di completamento dell’avveniristica struttura di Hanoi, le autorità locali hanno previsto un periodo di quarantena di 14 giorni ai viaggiatori provenienti dall’Italia. In più, la vicinanza geografica del Vietnam con la Cina non lascia dormire sonni tranquilli.
F1 2020, semaforo rosso in Australia, Bahrain e Vietnam a causa del Coronavirus?
I PILOTI Per il momento comunque regna grande fiducia sulla possibilità di disputare quantomeno la prima gara dell’anno. Carlos Sainz ha confermato di non vedere l’ora di salire sul volo per Melbourne: “Sabato prenderò l’aereo per l’Australia e non sto nella pelle. Il Coronavirus? Non sto facendo nulla di particolare, dobbiamo semplicemente aspettare. Mi tengo in contatto con il medico e con le persone che si prendono cura di noi, mi lavo le mani spesso ed evito i contatti diretti con le persone”. Sembra sfumare, invece, l’ipotesi di una gara comunque disputata senza i team italiani, con Daniel Ricciardo che ha categoricamente escluso l’idea paventata nei giorni scorsi: “Credo che sarebbe corretto gareggiare solo se avremo dieci team e 20 piloti. Una gara fuori campionato sarebbe anche peggio che non correre… A questo punto, dobbiamo essere tutti in pista”. La preoccupazione per il contagio resta ma, per il momento, anche ilcalendario della F1non subisce modificazioni.