La McLaren ha iniziato la stagione 2023 di F1 con un profilo molto basso, sapendo che avrebbe dovuto pazientare alcuni mesi prima di riuscire ad ottenere risultati soddisfacenti con la MCL60. E così nelle prime gare Lando Norris e Oscar Piastri sono rimasti confinati nelle posizioni di bassa classifica, ottenendo i primi punti solo nel terzo appuntamento dell'anno, il GP Australia, e in generale centrando la top10 solo in tre degli otto gran premi iniziali. La svolta si è avuta con l'introduzione di un importante pacchetto di aggiornamenti, arrivato sulla vettura di Norris in Austria e su quella di Piastri in Gran Bretagna, con benefici immediati che hanno portato a un secondo e due quarti posti.
F1 2023: Andrea Stella con Lando Norris
LE TAPPE DEL PROGRESSO Il team principal Andrea Stella, italiano con un passato alla Ferrari, ha spiegato come la McLaren è arrivata a questo grande passo in avanti: ''A Baku abbiamo introdotto un primo aggiornamento principalmente da un punto di vista concettuale. Ha portato un po' di miglioramento sul giro, ma si trattava di meno di un paio di decimi. Il passo in avanti che abbiamo fatto con l'Austria è potenzialmente un passo concettuale ancora più grande di quello di Baku rispetto all'auto iniziale. La cosa buona è che tutto il reparto aerodinamico, e in generale gli ingegneri della McLaren, hanno in qualche modo accelerato questo sviluppo. E ora stiamo trovando direzioni e stiamo trovando prestazioni più veloci di quanto non fossimo in grado di fare prima''.
L'ISPIRAZIONE RED BULL Un po' come tutti i team, la McLaren ha guardato alle soluzioni adottate dalla Red Bull per modificare la propria vettura. Il team di Woking sembra essere riuscito a realizzare ciò molto meglio di altre squadre e Stella ha sottolineato come non basti prendere ispirazione per ottenere una macchina veloce: ''Ogni team prende ispirazione da qualsiasi altro, le scuderie sono attrezzate per cercare di assorbire l'IP [proprietà intellettuale] guardando le foto, guardando le auto esposte in pitlane al venerdì. Prendere ispirazione o anche solo guardare una foto non significa copiare la geometria, installarla nella simulazione al computer o nella galleria del vento e ottenere che l'auto si accenda in termini di carico aerodinamico. Normalmente ciò che accade è che il carico aerodinamico diminuisce, perché la tua auto è già ottimizzata attorno a ciò che hai fatto fino a quel punto. Quindi l'elemento chiave è capire che alcuni concetti hanno più potenziale che ti permetterà di svilupparti più velocemente e più a lungo. Ed è qui che devi avere le persone giuste al posto giusto''.
IL JOLLY PRODROMOU L'uomo giusto al posto giusto per la McLaren è Peter Prodromou, aerodinamico che ha lavorato con Adrian Newey prima alla McLaren e poi alla Red Bull, separandosi poi dal suo maestro e tornando in McLaren alla fine del 2014. Da quest'anno Prodromou è stato promosso a direttore tecnico dell'aerodinamica, in attesa che a partire dal prossimo anno inizi a lavorare nel team un altro ex ingegnere della Red Bull, Rob Marshall. Stella ha spiegato: ''Vorrei menzionare un nome: Peter Prodromou. Sta guidando lo sviluppo aerodinamico alla McLaren e sta facendo un lavoro eccezionale in termini di definizione della direzione concettuale, ma anche avendo organizzato e ispirato l'intero gruppo dinamico. Quindi davvero ben fatto a Peter!''.
F1 2023, GP Gran Bretagna: le due McLaren attorno alla Red Bull al termine delle qualifiche
STRADA ANCORA LUNGA Gli importanti aggiornamenti hanno permesso alla McLaren di candidarsi al ruolo di seconda forza del campionato, ma la strada per raggiungere la Red Bull è ancora lunga. Per spiegarlo chiaramente, Stella ha fatto un esempio: ''La realtà è che quando guardi, ad esempio, il fondo della Red Bull a Monaco (quando la RB19 di Sergio Perez venne alzata da una gru, mostrando agli occhi di tutti il complesso fondo della vettura ndr), vedi che c'è un altro passo. Quindi c'è di nuovo, anche in quest'area, più lavoro da fare''.