Nessun terremoto in casa Red Bull: al termine delle indagini indipendenti svolte sull'operato del team principal Chris Horner, le accuse mosse nei confronti del britannico sono state respinte. Svaniscono così tutti gli scenari che si erano ipotizzati nel caso in cui Horner fosse stato costretto a lasciare il ruolo che occupa fin dall'esordio della scuderia austriaca in F1, avvenuto nell'ormai lontano 2005.
IL COMUNICATO La notizia è arrivata nel pomeriggio di oggi, quando un portavoce della Red Bull ha dichiarato: ''L'indagine indipendente sulle accuse mosse contro il signor Horner è completa e la Red Bull può confermare che la denuncia è stata respinta. Il denunciante ha diritto di appello. La Red Bull è fiduciosa che l'indagine sia stata giusta, rigorosa e imparziale. Il rapporto dell'indagine è confidenziale e contiene le informazioni private delle parti e dei terzi che hanno collaborato alle indagini, pertanto non commenteremo ulteriormente per rispetto di tutti gli interessati. Red Bull continuerà a impegnarsi per soddisfare i più alti standard sul posto di lavoro''.
LA VICENDA Le accuse nei confronti di Horner erano state avanzate da una dipendente del team rimasta anonima. Il 50enne era accusato di ''comportamento inappropriato'' nei confronti della donna: un'accusa non meglio specificata che era stata interpretata in vari modi, dalle molestie a un più generico mobbing. Horner aveva prontamente e fermamente smentito le accuse, non riuscendo però ad arginare il gossip che lo coinvolto nelle ultime settimane. La sua presenza in borghese ai recenti test in Bahrain aveva fatto supporre che fosse ormai a un passo dall'addio. Sulla vicenda si erano inserite anche le valutazioni su possibili contrasti interni alla Red Bull tra la casa madre austriaca e la scuderia con sede in Gran Bretagna, situazione divenuta tesa dopo la scomparsa del cofondatore Dietrich Mateschitz avvenuta nell'autunno del 2022. In questo scenario, si ritiene che Horner goda del supporto anche della parte di proprietà thailandese della Red Bull.