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Caos qualifiche nel Gran Premio d'Italia: Leclerc è in pole, ma Vettel è una furia. I team radio ci spiegano cosa è successo a Monza
CAOS IN Q3 “Grazie, grazie”. Parole che risuonano con tutta l’ironia e l’amarezza del mondo, nella radio di Riccardo Adami dopo la bandiera a scacchi della Q3. A pronunciarle è Sebastian Vettel, che ha appena chiuso le qualifiche del Gran Premio d’Italia al quarto posto, alle spalle del poleman Leclerc e delle due Mercedes di Hamilton e Bottas. Una delle due Rosse è in pole position, il pubblico esulta in festa sugli spalti di Monza, eppure c’è qualcosa che non va in casa Ferrari. Lo si capisce subito con le prime dichiarazioni a caldo: si era deciso a tavolino che Seb avrebbe dovuto tirare la scia a Charles nel primo tentativo in Q3 e che il monegasco avrebbe dovuto ricambiare il favore nel secondo. Una strategia determinante, perché si valuta che le scie possano dare un vantaggio dai 2 ai 4 decimi di secondo al giro. Ecco cosa è accaduto negli ultimi e decisivi minuti della qualifica odierna.
F1 GP Italia 2019, Monza, Sebastian Vettel (Ferrari) e Antti Kontsas
CONTROESODO Mancano poco più di due minuti quando tutte le monoposto tornano in pista a trenino. Ormai era chiaro che per decidere la griglia di partenza il gioco delle scie sarebbe stato determinante. Dai box escono, nell’ordine, Hulkenberg (che taglia la prima variante nella speranza di essere sorpassato), Stroll, Sainz, Bottas, Leclerc, Albon e Vettel. Il tedesco della Ferrari si libera subito di Albon, ma poi resta alle spalle del compagno. Il tempo scorre veloce e dai box Seb viene avvertito che il margine di tempo è scarsissimo, che bisogna darsi una mossa. A quel punto sorpassa Leclerc, Bottas e Stroll e resta per qualche istante alle spalle di Sainz e Hulkenberg che fanno un blocco in Curva Grande (motivo per cui andranno sotto investigazione dagli steward). Subito dopo Vettel si mette al comando del gruppone, chiedendo diverse volte al proprio ingegnere Riccardo Adami di far passare avanti Leclerc, il quale però rimane alle sue spalle per quasi tutta la durata del giro. Il sorpasso avviene solo prima della Parabolica, quando non c’è più tempo per completare il giro di lancio prima della bandiera a scacchi.
I TEAM RADIO Eloquenti i team radio tra Vettel e Riccardo Adami nel corso del giro in questione. Ve li riportiamo integralmente.
Adami (curva-1): “Siamo molto tirati con i tempi”.
Vettel: “Dite a Charles di andare”.
Adami (curva-4): “Adesso dobbiamo spingere”
Vettel: “Sì, ditegli di sorpassarmi e mettersi davanti”.
Adami (curva-6): “Ok, lo stiamo facendo”.
Vettel: “Quanto tempo abbiamo?”.
Adami: “Non abbiamo margine (sulla bandiera a scacchi, ndr) per un normale giro di lancio, stiamo invitando Charles a mettersi davanti”.
Vettel (curva-8): “Quanto margine adesso?”.
Adami: “Zero, non abbiamo margine”.
Adami (curva Parabolica): “Tre secondi, spingi! Spingi!”
Vettel (prende la bandiera a scacchi): “Grazie… Grazie…”.
Altrettanto concitate le comunicazioni di Xavier Marcos all’indirizzo di Leclerc, il quale però non risponde se non dopo aver tagliato il traguardo:
Marcos (curva-1): “Siamo stretti con i tempi, abbiamo un margine (sulla bandiera a scacchi, ndr) di sette secondi”.
Marcos (curva-3): “Devi spingere, sei secondi! È tirata”.
Marcos (curva-4): “Tre secondi. Devi spingere! Devi spingere, spingi!”.
Marcos (curva-6): “Dobbiamo spingere, non c’è più margine! Dobbiamo spingere come un normale giro di lancio”.
Marcos (curva-8): “Zero margine. Zero margine. Zero margine!”.
Marcos (curva-10): “Adesso puoi sorpassare Sebastian, sorpassa Sebastian!”.
Marcos (curva Parabolica): “Un secondo di margine, modalità massima per l’ultima curva. Spingi!”.
Marcos (dopo la bandiera a scacchi): “Okay…”
Leclerc: “Fatemi fare il giro, consentitemi di fare il giro!”.
Marcos: “No, non puoi farlo. Non fare il giro, bandiera a scacchi. Sei in prima posizione”.
It was a crazy end to qualifying...#ItalianGP 🇮🇹 #F1pic.twitter.com/tF93FfXT2c
— Formula 1 (@F1) September 7, 2019
COME NEL 2018 Se qualcuno, insomma, pensava che la difficile situazione dell’anno scorso – in qualifica Vettel si era lamentato della questione scie con Raikkonen (da poco informato che avrebbe perso il sedile Ferrari nel 2019), il quale aveva centrato la pole position e poi si era strenuamente difeso nel primo giro di gara – non si sarebbe ripetuta in un clima di maggiore serenità, evidentemente si sbagliava. Quello che emerge dalle qualifiche odierne è che Leclerc, autore del giro più veloce nel primo tentativo in Q3, ha probabilmente giocato d’astuzia sfruttando il blocco di Sainz e Hulkenberg per difendere con un pizzico di malizia la pole position virtuale. È così che ragionano i cannibali. Ed è questa la posizione nella storia della F1 per la quale si sta candidando Charles.
F1 GP Italia 2019, Monza, Charles Leclerc (Ferrari)
LA DIFESA Il monegasco si è poi difeso sostenendo di aver sorpassato Sebastian nel momento in cui è arrivato l’ordine dal box, ma è anche vero che un buon gregario avrebbe potuto prendere l’iniziativa sin da subito per rispettare gli accordi presi nel briefing prequalifiche. Eloquenti in tal senso anche le parole di Binotto: “Sono scenari che uno prepara prima, che non si improvvisano.Però se uno ha la pole in tasca dopo il primo tentativo e si trova davanti magari pensa 'chi me lo fa fare di tirare?'”. Facile immaginare che Vettel, specie dopo il sacrificio tattico che ha giocato un ruolo decisivo nella vittoria di Spa, sarà tutt’altro che soddisfatto del comportamento del compagno. Una tensione supplementare di cui la Ferrari non aveva certo bisogno alla vigilia della gara più importante della stagione.