DETRITI ASSOLTI Le conclusioni delle indagini svolte dalla Pirelli sugli pneumatici protagonisti di pericolosi cedimenti nel corso del GP Azerbaijan hanno confermato le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi. A causare gli incidenti di Max Verstappen e Lance Stroll non sono stati dei detriti che hanno danneggiato gli pneumatici, ma sono bensì riconducibili alle loro condizioni di utilizzo: ''Le verifiche non hanno evidenziato, su nessun pneumatico, alcun difetto di produzione o qualità, né segni di affaticamento o delaminazione - si legge nel comunicato Pirelli - Sono state identificate le cause dei cedimenti che hanno riguardato i pneumatici posteriori sinistri di Red Bull e Aston Martin. In entrambi i casi, i pneumatici mostrano una rottura circonferenziale sul fianco interno, fenomeno che può essere riconducibile alle condizioni di utilizzo degli stessi, nonostante siano stati rispettati i parametri di partenza prescritti (pressioni minime e temperatura massima delle termocoperte)''.
SOSPETTI E FIDUCIA TRADITA Ma cosa comporta quanto scoperto da Pirelli? Fondamentalmente il fornitore unico di pneumatici per la F1 accusa indirettamente i team coinvolti di non aver rispettato le linee guida. Una conclusione che, come scritto nello stesso comunicato, non è basata sui fatti dato che i parametri di partenza sono stati rispettati. Il sospetto è che le scuderie facciano scendere successivamente la pressione delle gomme per garantirsi maggior grip, facendo venire meno la fiducia nei loro confronti da parte della stessa Pirelli e della FIA. Per questo motivo, come si legge sempre nel comunicato diffuso ieri sera dalla casa milanese, ''FIA e Pirelli hanno quindi concordato una nuova procedura, che comprende una direttiva tecnica già distribuita, per il controllo delle condizioni di utilizzo dei pneumatici durante il weekend di gara e si riservano di implementare ogni altra azione che si ritenesse opportuna''.
F1, GP Spagna 2021: Max Verstappen e Lewis Hamilton
LE NOVITA' Il prossimo GP Francia vedrà così non solo debuttare i nuovi test sulle ali flessibili delle monoposto, ma anche nuove verifiche sugli pneumatici. Uno dei sospetti avanzati nei confronti della Red Bull era emerso già nel weekend del GP Spagna, quando Lewis Hamilton aveva fatto notare come il team austriaco togliesse le coperture termiche molto prima delle altre scuderie, in modo da abbassare le temperature delle gomme e di conseguenza la loro pressione. Legata a questa pratica c'è anche quella di surriscaldare gli pneumatici quando le termocoperte sono montate, in modo da alzare la pressione fino oltre il limite minimo indicato da Pirelli per superare senza problemi i controlli. Per questo motivo dal Paul Ricard vengono introdotte non solo nuove verifiche sulla pressione delle gomme al termine di ogni sessione, ma anche un controllo con gli infrarossi per evitare questa pratica di surriscaldamento all'interno delle termocoperte. Verranno applicati anche dei sigilli, per evitare successivi ''aggiustamenti'' alle coperture attuati con lo scopo di superare i test. Sebbene la pressione degli pneumatici non possa essere misurata con precisione durante le gare, ai team è stato inoltre detto che è loro responsabilità assicurarsi di rimanere sempre entro i limiti fissati da Pirelli, in caso contrario verranno segnalati agli steward.
CONTROLLI PIU' SEVERI DAL 2022 La battaglia a queste pratiche illegali ma di difficile riscontro si intensificherà poi a partire dal prossimo anno, quando è in programma l'introduzione di dispositivi standard per il monitoraggio della pressione e della temperatura degli pneumatici, per fornire a Pirelli e FIA una visione migliore delle condizioni di funzionamento delle gomme. L'articolo 10.7.3 del nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore dal 2022 recita: ''Tutte le auto devono essere dotate di sensori di monitoraggio della pressione e della temperatura dei pneumatici che sono stati prodotti da un fornitore designato dalla FIA secondo una specifica determinata dalla FIA. I cerchi delle ruote e i sensori di pressione e temperatura dei pneumatici devono essere contrassegnati secondo lo schema di colorazione ed etichettatura degli angoli definito nell'appendice al Regolamento tecnico e sportivo''.