PARTITA A PING PONG Alla vigilia del weekend del GP Francia, durante il quale verranno introdotti nuovi controlli sui parametri degli pneumatici utilizzati dalle scuderia, prosegue il poco edificante scambio di accuse tra il fornitore ufficiale di gomme e i team coinvolti nei pericolosi incidenti visti durante il GP Azerbaijan. La Pirelli ha escluso che i cedimenti di Baku fossero provocati da detriti in pista o da difetti di produzione, indicando nelle condizioni di utilizzo degli stessi le cause di quanto accaduto. La reazione di Red Bull e Aston Martin, le due scuderie coinvolte negli episodi, non si è fatta attendere: entrambi negano qualsiasi pratica illegale inerente l'utilizzo degli pneumatici. In una nota, il team di proprietà di Lawrence Stroll ha specificato: ''Abbiamo sempre utilizzato le gomme entro i parametri prescritti da Pirelli e continueremo a farlo''.
F1, GP Azerbaijan 2021: l'Aston Martin di Lance Stroll dopo l'incidente in rettilineo
PIRELLI SFIDUCIATA Sull'argomento si è espresso Kees van der Grint, ingegnere della Bridgestone quando l'azienda giapponese era fornitore per la F1. L'olandese - la sua nazionalità non è un dettaglio secondario considerando che di mezzo c'è una mancata vittoria di Max Verstappen - ha sottolineato lo scarso feeling attuale tra la Pirelli e le scuderie: ''È chiaro che molti team non prendono più sul serio Pirelli. Se si fidassero l'uno dell'altro, tutti questi protocolli non sarebbero necessari, no? È solo un altro esempio della mancanza di fiducia tra Pirelli e i team''.
BUTTON SDRAMMATIZZA Anche Jenson Button ha commentato quanto stiamo vedendo in queste settimane, usando però l'arma dell'ironia: ''Qual è stata la ragione dei cedimenti, allora? Aston Martin e Red Bull hanno rispettato i limiti imposti, non ci sono stati tagli nelle gomme da detriti e nessun difetto o guasto riconducibile a Pirelli. Si tratta di magia voodoo allora, immagino''. Chissà che alla fine non si trovino davvero tutti d'accordo con questa ipotesi...