CRESCITA CONTINUA La stagione di F1 continua spedita la sua crescita verso l'obbiettivo dichiarato da Liberty Media dei 25 gran premi. Il World Motor Sport Council di ieri ha ratificato il calendario 2022, il quale comprende ben 23 appuntamenti spalmati tra marzo e novembre. Nel Circus, il dibattito sul giusto numero di gare disputabili in un campionato è sempre molto vivace, con prese di posizione anche molto differenti a seconda degli interessi chiamati in ballo. L'ultimo in ordine temporale ad esprimersi sul tema è stato Sebastian Vettel.
TROPPE GARE Il tedesco, intervistato da Motorsport-Total.com, si è dichiarato contrario all'allargamento del calendario, citando in particolare un paio di ragioni. La prima è puramente di fascino dei singoli appuntamenti: ''Ora questa è solo la mia opinione e non vale niente, ma penso che non dovremmo fare così tante gare. Ci sono una serie di ragioni a riguardo. Per prima cosa, forse ci sono troppe gare per le persone che vogliono vederle. Non è più così speciale quando ce ne sono così tante''. Il quattro volte in pratica mette in guardia contro l'inflazione di gran premi, che di fatto sminuisce il valore del singolo evento.
VITE SACRIFICATE Un altro aspetto però preoccupa maggiormente Vettel, pur non toccando direttamente i piloti. I tanti impegni ravvicinati sono uno stress soprattutto per le squadre e per chi lavora per montare e smontare le apparecchiature su ogni circuito in cui fa tappa la F1: ''Noi piloti siamo dalla parte buona delle cose. Possiamo arrivare mercoledì sera e, se troviamo un volo, partire domenica sera. Ma la squadra ha molto più stress. Arrivano il lunedì o il sabato della settimana precedente, sistemano il garage, preparano le auto. E poi devono imballare di nuovo tutto, rispedirlo e prepararlo in fabbrica. Quindi per loro è fondamentalmente un lavoro in cui sei impegnato tutti i giorni feriali e quasi tutti i fine settimana e dunque non hai tempo per te stesso. Tutto ciò in un momento in cui le persone stanno diventando sempre più consapevoli che anche loro hanno una vita e che la vita non appartiene al datore di lavoro''.
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L'ALLARME DI SEB Vettel conclude dunque il suo ragionamento chiedendo un ripensamento sul progetto di allargare ancora il calendario, tenendo conto delle vite dei membri dei team: ''Penso che sia critico continuare così, che ci siano sempre più gare. So che non è nella mia sfera di influenza e naturalmente ci sono altri interessi. Ma dobbiamo assicurarci che le persone trovino un equilibrio tra la loro vita a casa e il tempo che trascorrono in viaggio. Dovrebbe essere un numero di gare che sia sostenibile in modo da mantenere la tua passione per molti anni e non essere prosciugato dopo due o tre anni''.