Lacancellazione del GP di Imolaha ridotto ilcalendario F1 2023a 22 gare: anche se non è tecnicamente ancora ufficiale che la corsa all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari non sarà recuperata quest’anno, in effetti manca lo spazio per inserire un altro appuntamento senza creare enormi disagi sul piano della logistica. Ma, al di là dell’emergenza alluvione in Emilia-Romagna, un programma così serrato e ricco di impegni è comunque da tempo oggetto di critiche. Anche da parte degli stessi protagonisti del campionato: già nei giorni scorsi, e quindi prima della decisione di annullare la tappa imolese, Christian Horner aveva ad esempio definito “assurdo” il calendario di questa stagione.
F1 2023, GP Australia: Chris Horner (Red Bull)
“PUNTO DI ROTTURA” Intervenuto a un evento live organizzato dal Financial Times, il team principal della Red Bull ha affrontato svariati argomenti toccando quindi anche la spinosa questione calendario: “Stiamo arrivando al punto in cui viene da chiedersi se non sia effettivamente un po’ troppo. 23 gare sono un numero assurdo, così come lo è il numero di chilometri (in spostamenti, ndr) che dobbiamo percorrere in una stagione. Per me sarebbe meglio correre sui circuiti che già abbiamo piuttosto che cercare sempre di aggiungerne di nuovi. Arriveremo al punto di rottura e sinceramente non credo che siamo così lontani”.
F1 2023, GP Miami: la partenza
STOCCATA A DOMENICALI Il vero responsabile in tal senso è identificato in Stefano Domenicali che, da quando è arrivato alla guida della F1 (gennaio 2021), ha già introdotto le tappe a Miami, Las Vegas e Doha. “Il problema è che Stefano – ha spiegato Horner – continua sempre con lo stesso giochino. Dice ‘Oh, forse non possiamo andare a Silverstone’ oppure ‘Monza è in bilico’, ma poi spiega che non possiamo perdere Monaco, Monza e Silverstone. E quindi dice ‘Che ne pensate di Las Vegas? Ok, bene, andremo a Las Vegas! E che dite di Miami? Perfetto, andremo anche lì!’. Continuano a proporre grandi location a cui è difficile dire di no. Ma quando ci sono 23 GP all’anno, diventa un impegno troppo gravoso per le persone prendersi due ore ogni domenica per seguire tutta la stagione”.