SAYONARA NIPPON! In seguito all'evoluzione della Pandemia di Covid-19 in Giappone - dove fino a due settimane fa si sono svolti, a porte rigorosamente chiusi, i Giochi Olimpici di Tokyo - gli organizzatori locali hanno deciso di annullare il Gran Premio del Giappone anche nel 2021, dopo che il tradizionale appuntamento di Suzuka non si era corso neanche nel 2020. Il governo giapponese ha preso questa decisione in merito al crescere dei casi di Coronavirus, lievitati proprio dopo le due settimane olimpiche, e passati dalle poche migliaia di inizio evento ai quasi 20.000 al giorno attuali. Con l'annullamento dell'evento di Suzuka, originariamente previsto in calendario di F1 per il 10 ottobre prossimo, salta il trittico euroasiatico che andava a comporre in calendario con i GP di Russia e con quello di Turchia.
POSSIBILE UN SOSTITUTO La Formula 1 sta ora lavorando sui dettagli del calendario rivisto e annuncerà eventuali inserimenti nelle prossime settimane. Un possibile sostituto potrebbe essere il Gran Premio della Cina, in standby da inizio anno, anche se la situazione nel chiusissimo paese asiatico e le intenzioni dei promotori sono ignote ai più. Un'altra soluzione potrebbe essere inserire una tappa europea nel weekend successivo del 17 ottobre. La Formula 1 ha dimostrato già quest'anno e nel 2020 di essere in grado di adattarsi a trovare soluzioni, e non lamenta una carenza di interesse da parte di altri paesi nell'inserirsi all'ultimo e organizzare un Gran Premio di Formula 1. L'annullamento del GP del Giappone non va a influenzare le concomitanze tra i calendari di MotoGP e Formula 1, che restano 10 nel corso dell'intera stagione.
F1 GP Emilia Romagna 2021, Imola: Max Verstappen (Red Bull Racing)
HONDA DISPIACIUTA La prima reazione alla cancellazione è arrivata dalla Honda. L'azienda giapponese, che fornisce quest'anno i propulsori a Red Bull e AlphaTauri, si ritirerà a fine stagione e i suoi dirigenti hanno espresso disappunto circa l'impossibilità di chiudere davanti al pubblico amico con la gara di casa. ''È un peccato che per il secondo anno consecutivo non sarà possibile correre a Suzuka'', si legge nel comunicato. ''Come Honda siamo particolarmente delusi perché questo è l'ultimo anno del nostro progetto in Formula 1 e non vedevamo l'ora di gareggiare di fronte ai nostri tanti fan''.