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Non è partito in direzione del Messico, delegando la guida del muretto Ferrari in pista al direttore sportivo Laurent Mekies. Il team principal del Cavallino, Mattia Binotto, che segue comunque le operazioni dal remote garage di Maranello non ha però mancato di commentare il tema del weekend, quello della sanzione – da molti considerata come decisamente blanda –inflitta dalla Fia alla Red Bull per aver sforato il budget cap nella stagione 2021. E anche se la Ferrari, così come la Mercedes, sembrano aver accettato formalmente la decisione della Federazione senza esprimere l’intenzione di appellarsi, i vertici della rossa si sono mostrati non particolarmente soddisfatti per l’epilogo della vicenda.
F1 2022, GP Messico: Chris Horner (Red Bull) in conferenza stampa
PARLA BINOTTO “Di budget cap se ne parla da tempo – ha spiegato l’ingegnere italiano a Sky – e c’erano preoccupazioni da mesi. Credo di aver detto a inizio stagione che controllare spese dei team sia un fattore determinante perché i campionati si possono giocare sulle spese. E così si è rivelato, a Singapore circolavano voci che sono state confermate. C’è un team che ha speso più di tutti, nel 2021 è stato l’unico team illegale, oltre il tetto in modo significativo. I due milioni (la cifra dello sforamento Red Bull è di 1.8 milioni di sterline, al cambio poco più di due milioni di dollari, ndr) rappresentano un guadagno di un paio di decimi al giro, e forse quel guadagno ha cambiato le sorti del campionato scorso. Si tratta di un vantaggio significativo su cui bisognava essere severi, ma noi pensiamo che la sanzione data non compensi i vantaggi che ha avuto la Red Bull nella passata stagione”.
F1 2022: Mattia Binotto (Ferrari)
PENALITÀ BLANDA Binotto ha poi spiegato perché la sanzione non sia considerata sufficiente: “C’è stata una penalità economica, ma quando paghiamo le multe poi ce ne dimentichiamo. L’altra penalità, la riduzione del tempo in galleria del vento, se non accompagnata da una riduzione di budget, secondo noi non è sufficiente. La Red Bull potrà infatti spendere comunque tutti i suoi soldi e, non potendolo fare in galleria del vento, crediamo che lo farà in altre aree.Horner ha parlato di uno svantaggio che va dai due decimi al mezzo secondo? Capisco che dica così, è il suo ruolo e deve proteggere la sua parte, ma non è verosimile. Per noi la pena è trascurabile, avranno gli stessi soldi degli altri e li potranno spendere sul peso vettura o sulle sospensioni, piuttosto che in aerodinamica. Sarà uno svantaggio trascurabile”.
F1 2022, GP Italia: Mattia Binotto (Ferrari)
PRECEDENTE Il team principal della Ferrari ha poi chiuso con una dichiarazione d’intenti volta ad affermare che la sanzione ricevuta dalla Red Bull non costituirà un precedente che possa spingere altri team a sforare con più leggerezza in futuro: “Noi non indentiamo sforare, vogliamo restare legali perché questo sport è fatto anche dall’importanza di essere regolari su tutti i fronti. E penso che anche altri team si adegueranno”. Quanto accaduto resta, tuttavia, un monito per una più corretta e tempestiva applicazione futura delle normative: “Il prossimo passo deve essere l’assicurazione che il 2022 venga certificato molto presto, all’inizio del prossimo anno. Per la credibilità della Formula 1, non si può attendere ottobre 2023 per confermare il risultato del 2022. Ormai, abbiamo tutti un anno di esperienza, inclusa la Red bull. Ci siamo fatti le ossa e non ci saranno più scuse per essere legali sul controllo delle spese”.