I biocarburanti sono la strada da percorrere nel futuro "verde" della F1, lasciando l'elettrico alla Formula E
ALTERNATIVA ALL'ELETTRICO Con la diffusione sempre maggiore dei motori elettrici sulle auto stradali, si è ipotizzato per la F1 un futuro indirizzato verso propulsori di questo tipo. Un'evoluzione che avrebbe portato a un dualismo con la Formula E, campionato che tra l'altro possiede il diritto di esclusiva per i motori 100% elettrici fino al 2039. Con la pubblicazione dei nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel 2021, però, si è compreso come il Circus abbia deciso di imboccare la strada dei biocarburanti come soluzione ''verde'' per gli anni a venire.
PIU' BIOCARBURANTI Nel regolamento attuale è imposto un mix di biocarburanti pari al 5,75%, che dovrebbe salire al 10% nel 2021. Pat Symonds, ex ingegnere di lunga esperienza in F1 che ora lavora per conto della FIA, ha spiegato che l'obiettivo finale è arrivare al 100%: ''Il percorso non è ancora completamente chiaro al momento, ma in collaborazione con i produttori di motori e le società di carburanti stiamo guardando la strada da seguire. Quello che non possiamo continuare a fare è ricavare i carburanti dal sottosuolo. Dovremo in qualche modo sintetizzarli ed è quello che vogliamo esplorare con la F1, sperando di diventare leader in questo''.
Pat Symonds
LA F1 INDICA NUOVE VIE Dopo le prime introduzioni del kers a partire dalla stagione 2009, la F1 nel 2014 ha avviato una rivoluzione storica, sostituendo i consueti motori termici con le moderne power-unit ibride: ''La F1 non ha inventato l'ibrido, ma ha mostrato cosa potrebbe essere un ibrido e ha spostato la percezione su ciò che un motore ibrido è in grado di fare'' ha dichiarato Symonds a riguardo. L'ingegnere britannico ha poi escluso un'evoluzione verso l'elettrico: ''Quello che possiamo fare è mostrare al mondo che esistono alternative all'energia elettrica e che esistono alternative allo stoccaggio di elettricità in batterie pesanti e, devo dire, un po' 'sporche'''.