CIRIS O TEMPESTA Al termine del Gran Premio del Belgio scorso, il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, aveva parlato ai microfoni di Sky di tempesta, non di crisi vera e propria per la Scuderia, reduce dalla gara forse peggiore degli ultimi 40 anni in termini di prestazioni. Eppure, avvicinato dai colleghi di Autosport, ha parlato di anni prima di tornare a competere per la vittoria, per cui: o parliamo di una tempesta bella lunga, oppure quella che la Scuderia Ferrari sta attraversando è, a tutti gli effetti, una delle crisi più nere della sua storia.
F1 GP Belgio 2020, Spa: Sebastian Vettel e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
MOLTI ANNI Nel dettaglio, Binotto ha dichiarato: ''Penso che se si guarda indietro a tutti i cicli vincenti della Formula 1, ci sono sempre voluti molti anni per costruirli. Non esiste la bacchetta magica in Formula 1, ci vogliono pazienza e stabilità. Il motore per questa stagione è congelato, quindi non possiamo farci nulla. Lo stiamo sviluppando per la prossima stagione, e al momento procede bene sul banco prova. Sulla macchina ci sono alcune restrizioni, dunque qual è il nostro piano? È quello di concentrarci sulle prossime stagioni, non solo sul 2021, ma anche sul 2022. Intanto, per fare bene il prossimo anno, dobbiamo capire bene i nostri punti deboli e risolverli''.
GP Belgio 2020, Spa Francorchamps: Mattia Binotto e Charles Leclerc (Ferrari)
PROBLEMA MOTORE Le speranze di vedere una Ferrari competitiva nelle prossime gare, dunque, sono pressoché inesistenti. La macchina potrà fare altre gare discrete, come già avvenuto in questo avvio di stagione a Spielberg o a Silverstone, ma alcune piste e alcune condizioni meteo, metteranno a nudo tutti i limiti di una monoposto come la SF1000, poco potente e non del tutto efficiente aerodinamicamente. ''Quello che sta succedendo è che abbiamo perso potenza, così come gli altri, ma noi più di loro'' - ha chiosato Binotto - ''Lo scorso anno il motore ha coperto parte dei limiti della nostra auto, quest'anno non è più così e i problemi stanno emergendo. Su questo punto è chiaro che dobbiamo migliorare''.