CALDO E VARIETA' STRATEGICA Con una temperatura dell'asfalto che nel pomeriggio di venerdì, nella stessa fascia oraria in cui si correrà la gara, ha superato i 50 gradi, il GP Spagna spostato nel weekend di Ferragosto a causa della pandemia di coronavirus si conferma fortemente condizionato dal gran caldo che metterà a dura prova piloti e monoposto. Le alte temperature influiscono ovviamente anche sulle prestazioni degli pneumatici Pirelli: le indicazioni che arrivano dalle prove libere aprono interessanti scenari per quanto riguarda la strategia.
If you could recap the #SpanishGP FPs in just one chart....#Fit4F1 🇪🇸 pic.twitter.com/Jpd2r1tmJ2
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) August 14, 2020
DIVARIO HARD-SOFT Al Circuit de Catalunya, i team hanno a disposizione le tre mescole più dure tra quelle utilizzabili quest'anno e le differenze cronometriche sul giro sono notevoli: un secondo e poco più tra C1 Hard e Medium C2, sette decimi tra queste ultime e le Soft C3. Ciò potrebbe invogliare qualche team a puntare a una gara su due soste con stint veloci sulle gomme più morbide, come ha spiegato Mario Isola, responsabile F1 e Racing di Pirelli nel consueto videobriefing con i media: ''Le prestazioni degli pneumatici sono state in linea con le nostre aspettative, con i divari tra le mescole preventivati. Finora, c'è un netto divario prestazionale tra Soft e Hard, il che rende importante capire come massimizzare le prime. Alcune squadre forse sono già alla ricerca di una potenziale strategia a due soste che coinvolga le Soft, al fine di capitalizzare il velocità extra. In alternativa è possibile un doppio stint con le Medium, gomme con le quali alcuni team proveranno a ottenere il passaggio alla Q3 delle qualifiche. Tutte e tre le mescole sembrano destinate a svolgere un ruolo interessante qui allo stato delle cose, come abbiamo visto dai long run su ogni mescola durante le prove libere''.
LA DISCUSSIONE SULLE GARE A PIU' SOSTE Isola si è soffermato anche su quanto visto nel recente GP 70° Anniversario, dove la scelta di portare mescole più morbide rispetto alla gara di sette giorni prima ha reso più movimentata la competizione, aprendo a diverse variabili strategiche: ''Di questo si è discusso molte volte, anche in passato. Da un lato abbiamo persone che chiedono scelte più aggressive per spingere le squadre a fare due soste e probabilmente vedere più azione, perché è più difficile gestire le gomme. E dall'altra parte abbiamo i piloti che non sono contenti di gestire le gomme, vogliono spingere. È un equilibrio difficile e dobbiamo trovare un compromesso. Lo scorso fine settimana c'è stata una gara molto emozionante, ma un po' troppo dettata dalla gestione delle gomme. Non è facile trovare il giusto compromesso, ma lo stiamo cercando. Innanzitutto va concordato con tutti - con FIA, FOM, team e piloti - per avere una direzione unica, per capire qual è il modo giusto per sviluppare le gomme anche per il futuro''.