IL GRANDE RITORNO Senza ombra di dubbio è uno dei grandi protagonisti annunciati del mondiale 2021 di Formula 1. Dopo due anni a spasso per il motorsport, tra Indy500, Le Mans e addirittura Dakar, Fernando Alonso è ritornato a casa. Un rientro all’insegna del numero 3: dopo quello nel 2001 e nel 2003 in seguito al suo anno “in panchina” come pilota di riserva in Renault, lo spagnolo ha esordito per la terza volta nella massima serie, vestendo per la terza volta le insegne del team factory della Losanga (2003-2006 e 2008-2009 le parentesi precedenti). Eppure, nonostante un Gp inaugurale in Bahrain che sembrava preludio per un gran campionato, nelle prime gare il due volte iridato ha fatto fatica anche nel confronto con il giovane e ambizioso compagno di casa Alpine, Esteban Ocon.
F1 GP Azerbaijan 2021, Baku: Fernando Alonso (Alpine F1 Team)
ALONSO RISPONDE Un avvio di campionato complesso che potrebbe avere giustificazioni non tanto nell’età del pilota di Oviedo (che comunque quest’anno spegne 40 candeline) quanto piuttosto nella necessità di riadattarsi a una categoria che si evolve stagione dopo stagione. Nonostante le scusanti, però, le critiche non sono certo mancate e Fernando, all’indomani del clamoroso sesto posto di Baku in cui ha guadagnato quattro posizioni nei due giri finali (video sotto), ha voluto rispondere ai critici: “A Barcellona eravamo su una sola sosta e la tattica non ha funzionato, ma il passo era più o meno lo stesso di Esteban. E anche a Monaco ho chiuso a due secondi da lui… Eppure, hanno continuato a ripetere sempre la stessa cosa, dicendo che ero in difficoltà in confronto agli altri piloti che hanno cambiato team, come Ricciardo. Sinceramente non credo che sia stato corretto, perché ci sono grosse differenze tra i loro problemi e quelli che ho dovuto affrontare io. In ogni caso, non mi sono preoccupato, sapevo che era solo questione di tempo…”.
LE PROSSIME GARE Fernando ha poi anche affrontato la questione della competitività della sua monoposto, apparsa un po’ in difficoltà sui circuiti cittadini di Monte Carlo e Baku: “Nelle ultime due gare abbiamo perso un po’ qualcosa. A Monaco forse è stato un po’ peggio mentre in Azerbaijan siamo comunque stati più vicini ai nostri rivali. Credo però che dovremmo riuscire a tornare sui livelli di forma di Barcellona e Portimao. Sui circuiti cittadini i nostri rivali sono stati più bravi nella preparazione della gomma, ma adesso abbiamo buone speranze per la gara della Francia”. Un riferimento piuttosto diretto alla Ferrari, prima in qualifica sia nel Principato che nella capitale azera: “Hanno lottato per la pole position ma non credo che si tratti di un vero miglioramento della macchina. Piuttosto è il modo in cui scaldano la gomma su un asfalto cittadino. Da adesso in poi, però, non ci saranno più circuiti di questo tipo visto che Singapore è uscita dal calendario. Quindi io credo che torneremo alle performance normali pre-Monte Carlo”.