OPPORTUNITÀ O PROBLEMA? “Dietro ogni problema, c’è un’opportunità”, diceva Galileo. Frase usata e abusata, certo, forse perché torna sempre utile a seconda delle esigenze. Pensando alla Formula 1 e al “problema” dell’addio della Honda, c’è già chi pensa che il crollo del progetto Red Bull di costruire un futuro luminoso con il supporto diretto del costruttore nipponico possa nascondere una formidabile opportunità per Max Verstappen. Alzi la mano, infatti, chi non ha pensato alle ambizioni di titolo del talento olandese nel momento in cui la Honda ha annunciato il ritiro dalla Formula 1 e alla conseguenza del mesto ritorno alla motorizzazione Renault come soluzione “tampone” più probabile nel breve periodo. Da qui, l’occasione che potrebbe spingere Max a esplorare altri lidi…
F1 GP Brasile 2006, Interlagos: Michael Schumacher (Ferrari) con Keen Van De Grint (Bridgestone)
L’IDEA DI VAN DE GRINT A pensare che l’addio di Honda sarà più un’opportunità che un problema, appunto, è Kees Van De Grint, ingegnere olandese di casa Bridgestone all’epoca dei successi Ferrari con Michael Schumacher. Oggi vice-presidente CIK-FIA, la branca del Federazione che si occupa di karting, Van De Grint è intervenuto ai microfoni dell’emittente tedesca RTL per commentare la notizia che la scorsa settimana ha sconquassato il paddock: “Adesso è la Red Bull ad avere un problema, perché non possono fare altro che prendere i motori Renault. Non mi pare sia un problema per Verstappen, sarebbe un vero peccato se il suo talento non fosse preso in considerazione da un team che ha un buon motore. Come la Mercedes…”.
Formula 1, i loghi Honda e Red Bull
IL 2021 A prescindere dal fatto che si tratti di un problema o di un’opportunità, il conto sarà comunque presentato “solo” nel 2022: “La Honda ha promesso un nuovo motore ancora più potente per la prossima stagione e credo che voglia lasciare la Formula 1 da campione. Nel 2022, Max semplicemente guiderà una Mercedes e quindi sarà più un problema per la Red Bull che perderà il suo talento che non per Verstappen. Addio sorprendente? No, credo che i soggetti coinvolti fossero a conoscenza di quanto stesse per accadere, non posso immaginare che chi sia stato qualcuno davvero sorpreso. Altri motoristi hanno già optato per scelte sostenibili, il mondo dell’auto sta cambiando e sulla base di questo direi che si tratta di un fallimento per la Formula 1”.