IL TALLONE D'ACHILLE Alla base delle difficoltà della Ferrari nella stagione 2020 c'è senz'altro la scarsa potenza sprigionata dal motore, gravemente colpito dalle direttive emesse dalla FIA dopo le indagini sulla power-unit del Cavallino Rampante utilizzata nella scorsa stagione. A Maranello si lavora su un propulsore completamente nuovo per il prossimo campionato, sul quale Mattia Binotto ha già espresso il proprio ottimismo.
F1 GP Eifel 2020, Nurburgring: Leclerc e Ricciardo. Si nota la differenza tra il muso largo e quello stretto
IL GAP DAGLI AVVERSARI L'obiettivo della Ferrari per la prossima stagione è quello di presentarsi al via con un motore in grado di raggiungere quantomeno le prestazioni di alcuni degli avversari: ''Attualmente non abbiamo il motore migliore, ma l'anno prossimo potremo averne uno completamente nuovo - ha dichiarato Binotto ad Autoweek.com - Essere alla pari con Honda e Renault oggi sarebbe di per sé un notevole passo in avanti''. Impresa impossibile invece raggiungere la power-unit migliore del lotto: ''Possiamo raggiungere la Mercedes? Forse è chiedere troppo, perché significa guadagnare tra i 40 e i 50 cavalli''.
UN COLPO SOLO L'impresa a cui è chiamata la Ferrari è resa ancora più difficile dai regolamenti previsti per la prossima stagione, un anno di transizione tra il vecchio e il nuovo regolamento tecnico. Binotto a riguardo ha sottolineato: ''Dobbiamo tenere a mente che sarà consentita una sola specifica del motore per tutto il 2021, ad eccezione di dettagli minori. Non c'è spazio per errori''.