Cosa vorrebbe trovare ciascun pilota di Formula 1 stanotte sotto l'albero di Natale? Più costanza, più vittorie, meno sfortuna e problemi tecnici. Molti dei desideri che ognuno di loro vorrebbe vedere esauditi in questo inverno sono immaginabili dando un'occhiata a queste 22 statistiche personalizzate e significative, una per ogni pilota in griglia in questo 2023, compresi i due sostituiti Nyck De Vries e Liam Lawson. Buon Natale a tutti voi (e a loro!).
F1 2023, GP Abu Dhabi: la partenza
Max Verstappen (Red Bull Racing)
Le statistiche del pilota olandese indicano una sola cosa, che non solo ha meritato il titolo ma anche l'ingresso nel Gotha dei campioni della storia. Per dare un'occhiata a tutti i suoi record stabiliti consigliamo di cliccare qui e leggere questo articolo. Ma in particolare c'è una statistica che fa capire quanto sia stato costante Max quest'anno: nonostante sia sempre partito molto avanti in griglia, solo in due occasioni ha perso una posizione al via su 22 gare. Nelle restanti 20 volte ha sempre mantenuto o guadagnato posizioni.
Sergio Perez (Red Bull Racing)
Il messicano è stato il 24 pilota nella storia del mondiale di Formula 1 ad arrivare secondo nel mondiale alle spalle del compagno di squadra. Peccato però che Checo abbia stabilito un record negativo in tal senso, ossia raccogliendo meno della metà (il 49,6% dei punti) del compagno. Per una review sui migliori ''secondi'' della storia recente della Formula 1, clicca qui.
Charles Leclerc (Ferrari)
Nonostante abbia ottenuto ben cinque pole position quest'anno, più di qualsiasi altro pilota a eccezione di Max Verstappen, il pilota monegaasco non è riuscito a vincere neanche una gara. Questa caratteristica di non riuscire a concretizzare alla domenica il lavoro svolto al sabato è un po' una costante nella carriera di Leclerc, che per diversi motivi, tavolta per errori suoi, talvolta per mera sfortuna, ma nella maggior parte dei casi per via delle caratteristiche di un'auto mediamente più performante col serbatoio scarico, ha ottenuto soltanto 4 successi nelle 23 occasioni in cui è scattato dalla prima casella.
Carlos Sainz (Ferrari)
In una stagione stradominata da Max Verstappen e dalla Red Bull Racing, con 19 affermazioni per l'olandese e due per il suo compagno di squadra Sergio Perez, il pilota spagnolo di Maranello è stato il solo con una monoposto differente a conquistare un successo, nel Gran Premio di Singapore sulla pista di Marina Bay, dove ha sfruttato al meglio le caratteristiche del circuito e della sua auto, nonché un weekend negativo (l'unico) dal punto di vista prestazionale per Verstappen.
Lewis Hamilton (Mercedes)
Anche il numero di pole position ha riguardato un gruppetto ristretto di piloti. A fine anno contiamo 12 partenze al palo per Verstappen, 5 per Leclerc, due a testa per Perez e Sainz. Lewis Hamilton - che in carriera detiene il record di massimo numero di pole position conquistate con l'altisonante numero di 104, è stato il solo pilota a non guidare una Red Bull o una Ferrari quest'anno a scattare in un'occasione dalla pole, nel Gran Premio d'Ungheria. Nel 2022, con una monoposto in piena crisi tecnica, Lewis era rimasto per la prima volta in carriera a bocca asciutta di pole e vittorie, cosa che - relativamente ai successi in gara - si è ripetuta anche qeust'anno.
George Russell (Mercedes)
Protagonista di una stagione opaca, George è stato il pilota ad avere il peggior divario tra posizione di partenza e di arrivo in un gran premio quest'anno, e per ben due volte, con 14 posizioni perse in gara sia a Zandvoort sia a Singapore. Solo Lando Norris ha fatto lo stesso, ma solo in un'occasione, al Gran Premio di Spagna dopo essersi scontrato al via con Hamilton.
Lando Norris (McLaren)
Il dato importante da sottolineare nella stagione del giovane Lando è l'inequivocabile crescita che la sua monoposto ha avuto nel corso della stagione. Se consideriamo infatti i primi otto round dell'anno, il pilota britannico aveva raccolto solo 12 miseri punticini, una media di 1,5 a weekend. Dopo che la McLaren ha aggiornato la sua auto, Lando ha potuto cogliere ben 193 punti nelle restanti 14 gare, con una media di 13,7 a fine settimana.
Oscar Piastri (McLaren)
Il rookie australiano ha messo anch'esso la firma sulla stagione 2023 con molte prestazioni più che dignitose nel corso della seconda parte della stagione - ovvero quando la monoposto gliel'ha consentito - siglando anche una pole position e una vittoria nelle gare sprint. Il suo obiettivo per il prossimo anno sarà sicuramente quello di ripetersi, ma in un Gran Premio della domenica.
Fernando Alonso (Aston Martin)
Se escludiamo i tre top team, ossia Red Bull, Ferrari e Mercedes, Fernando Alonso è stato il cosiddetto ''best of the rest'' della stagione, chiudendo quarto dietro a Verstappen, Perez e Hamilton e davanti a piloti come Leclerc, Norris, Sainz e Russell. Non solo, Nando si è messo dietro in sei occasioni almeno una delle due Red Bull, più di qualsiasi altro pilota (a quota cinque ci sono Leclerc e Norris).
Lance Stroll (Aston Martin)
Il pilota canadese ha chiuso il mondiale con 74 punti all'attivo, il suo record personale in carriera. C'è un però. Gran parte del merito va alla crescita della sua monoposto. Il compagno Fernando Alonso, infatti, gli stessi punti quest'anno li aveva raccolti dopo appena cinque gare, chiudendo la stagione a quota 206 in quarta posizione. Inoltre Lance chiude con pesanti passivi nei confronti del blasonato collega sia in gara (18-3) sia in qualifica (18-4).
Pierre Gasly (Alpine)
Gasly ha superato il suo compagno di squadra Ocon di appena quattro punti in campionato, ma quest'ultimo sarebbe stato in vantaggio se non fossero esistite le gare sprint, nelle quali ha segnato appena due punti contro gli otto di Gasly. A far pendere l'ago della bilancia verso Gasly è il dato del sabato, quando ha battuto per 13 volte a 9 Ocon in qualifica.
Esteban Ocon (Alpine)
Il dato appena raccontato di Gasly è però viziato da un altro fattore: a confermare l'equilibrio che regna nella coppia di piloti dell'Alpine c'è il fatto che sommando i tempi delle qualifiche di ogni gara del 2023, il pilota francese è stato più lento del suo connazionale, in media, di appena un millesimo di secondo. Inoltre in gara Ocon può vantare un record positivo di 10-9, considerando che entrambi non hanno concluso le gare in Australia, Gran Bretagna e Ungheria.
Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
Oltre ad essere andato mediamente meglio dei suoi tre compagni di squadra di quest'anno, il giapponese ha anche il miglior record di posizioni guadagnate al via, scattando spesso da posizioni arretrate: 1,4 posizioni in media a gara, in pratica 31 posizioni su 22 partenze.
Daniel Ricciardo (AlphaTauri)
La discreta stagione breve di Daniel Ricciardo, presente ad appena sette gare, emerge da un dato. Tra i quattro piloti dell'Alpha Tauri scesi in pista nel 2023 è quello con la media punti più alta: 0,86 a gara, contro lo 0,81 di Tsunoda, lo 0,4 di Lawson e lo 0,0 di De Vries.
Nyck De Vries (AlphaTauri)
Sostituito dopo dieci gare, e ci sarà un motivo. L'olandese è stato il solo pilota in griglia a non avere mai raggiunto la Q3, né a segnare un punto.
Liam Lawson (AlphaTauri)
Il pilota neozelandese ha ottenuto un record che quest'anno appartiene solo a Max Verstappen: non ha mai concluso una gara in una posizione peggiore di quella in cui è partita. Vero è che è stato presente in soli 5 eventi contro i 22 del campione del mondo.
Valtteri Bottas (Alfa Romeo)
Nessuno ha perso tante posizioni al via come Valtteri in questa stagione. Il pilota finlandese al primo giro ha perso in media 0,72 posizioni a GP, ossia ben 16 in 22 GP. E dire che vanta il record di miglior reazione al semaforo verde quando, ai tempi della Mercedes, con uno scatto avvenuto 201 millisecondi dopo lo spegnimento dei semafori al Gran Premio d'Austria 2017.
Guanyu Zhou (Alfa Romeo)
Non una stagione da ricordare per il pilota cinese, che era atteso al salto di livello ma che non si è mosso di un millimetro. Nel 2023, infatti, Zhou ha conquistato sei punti chiudendo al 18° posto, esattamente lo stesso risultato conseguito lo scorso anno.
Kevin Magnussen (Haas)
Tra tutti i piloti iscritti al mondiale, Kevin è quello che ha peggiorato maggiormente la sua posizione finale in classifica rispetto al 2022: ben sei posizioni, dal 13° posto al 19°, emblema di una stagione difficile.
Nico Hulkenberg (Haas)
Il pilota tedesco, a fronte di ottime giornate in qualifica, ha posto da contraltare pessime domeniche. Per questo motivo è il pilota in griglia che ha perso più volte posizioni all'arrivo rispetto alla partenza, in ben 14 occasioni su un totale di 22.
Alex Albon (Williams)
Il pilota anglo-thailandese è stato il solo in griglia ad aver superato il suo compagno di squadra in qualifica in tutti e 22 i round, chiudendo con un perentorio 22-0 nei confronti di Sargeant (e con un ottimo 18-3 in gara). Dopo questo dato lo squilibrio maggiore tra compagni al sabato è stato quello tra Verstappen e Perez (20-2), seguito da Alonso-Stroll (18-4). La situazione più equilibrata si ha avuta invece in Mercedes, con l'11-11 tra Hamilton e Russell.
Logan Sargeant (Williams)
Se Verstappen è partito 12 volte in pole position, la sua nemesi quest'anno è stato Logan Sargeant, che è scattato ultimo in griglia in ben sei occasioni.