F1 2018, GP Ungheria: nel circuito dell'Hungaroring è molto difficile sorpassare. E' importante avere una buona strategia di gara, o partire dalla pole position
GP UNGHERIA Eccoci all'undicesimo round del Campionato di Formula 1 2017, ultima prova prima della pausa estiva di un mese che farà tirare il fiato a tecnici e piloti. Ci troviamo sull'Hungaroring, classico circuito che ospita il GP di Ungheria fin dalla prima edizione del 1986 e che diventò, all'epoca, il primo Gran Premio disputato in un paese del blocco comunista. L'autodromo si trova in una valle, a 19 km da Budapest, decisamente polverosa, caratteristica che rende l'asfalto molto sporco e scivoloso. Lungo 4,381 km su un layout di sedici curve, è un tracciato considerato “noioso” per il fatto che è molto difficile compiervi dei sorpassi, a tutto svantaggio dello spettacolo.
FATTI SALIENTI
1989: la rimonta di Nigel Mansell che vinse la gara partendo dalla dodicesima posizione.
1990: la vittoria di Thierry Boutsen che sconfisse Ayrton Senna per soli tre decimi di secondo
1997: il sorpasso di Damon Hill su Arrows nei confronti della Ferrari di Michael Schumacher, una manovra poi non andata a buon fine per un problema tecnico della monoposto dell'inglese proprio durante l'ultimo giro.
2006: una delle poche edizioni in cui la pioggia ha rimescolato le carte in tavola, regalando a Jenson Button la sua prima vittoria in F1.
2016: Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto davanti al compagno di squadra Nico Rosberg (Mercedes) ed a Daniel Ricciardo (Red Bull Racing).
2017: Vettel e Raikkonen hanno fatto doppietta davanti alla prima delle Mercedes, quella di Valtteri Bottas
CARATTERISTICHE
Gran Premio d'Ungheria | |
Paese | Ungheria |
Luogo | Hungaroring |
Cadenza | Annuale |
Fondazione | 1936: valevole per il mondiale dal 1986 |
Hungaroring | |
Inaugurazione | 1986 |
Lunghezza | 4,381 km |
Curve | 16 |
Record del circuito | 1'16''276 (Sebastian Vettel, Ferrari, 2017) |