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CIR 2017

CIR 2017 - Scandola è implacabile e vince gara 1 del Rally di San Marino


Avatar di Andrea Minerva, il 15/07/17

7 anni fa - Campedelli è secondo davanti a Rovanpera. Andreucci giù dal podio, quarto.

Scandola è implacabile e vince gara 1 del Rally di San Marino

Campedelli è secondo davanti ad un ottimo Rovanpera. Andreucci giù dal podio, quarto.

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UMBY PARTY  Pare già di sentire il “botto” del tappo che decolla dalla bottiglia di Prosecco, e di poterne quasi cogliere la traiettoria mentre attraversa il Parco Assistenza del Rally di San Marino. Ora, che sia quasi serata da fuochi d’artificio, magari è un po’ troppo, ma Umberto Scandola e Guido D’Amore hanno fatto quello che dovevano, andando a vincere gara 1 e tenendo in vita le legittime speranze di non essere ancora tagliati fuori dalla lotta per il Titolo Tricolore. Certo, il distacco da Paolo Andreucci e Anna Andreussi è ancora consistente, senza dimenticare la presenza di un sempre competitivo e mai domo Simone Campedelli. Ma andiamo per ordine, e partiamo da quella che è la classifica finale di questa intensa, prima giornata di gara. Come appena detto, Umberto Scandola e Guido D’Amore hanno ottenuto con la Skoda Fabia R5 di Skoda Motorsport Italia il primo posto assoluto, precedendo Simone Campedelli e Pietro Ometto con la Ford Fiesta R5 del team Orange1 racing, staccati alla fine di soli 5”. Il podio è stato completato da un superlativo Kalle Rovanpera alla guida della Peugeot 208 T16 R5 del team Fpf sport e “navigato” come sempre da Risto Pietilainen. I primi ad aver concluso la gara appena giù dal podio sono proprio i leader della classifica generale, Paolo Andreucci e Anna Andreussi, con la Peugeot 208 T16 R5 di Peugeot Sport Italia. Non possiamo fare a meno di prendere in mano l’evidenziatore e sottolineare con un colore bello acceso la quinta posizione, conquistata dal secondo sedicenne terribile di questo rally: Marquito Bulacia Wilkinson, dalla Bolivia. Il suo finale da gara è stato davvero strepitoso!

STRATEGIA… A SANGUE FREDDO  E’ quella che hanno messo in atto Scandola, D’Amore e Skoda Motorsport Italia. La loro partenza è fulminante, uno “0-100” che ha scaraventato lontano anche le pietre sparse lungo le prove speciali. Il binomio Skoda è incontenibile e vince le prime 5 prove speciali, imponendo un ritmo frenetico alla gara, insostenibile per tutti. L’unico che prova almeno a mantenere la scia, per evitare di vedere la Fabia R5 solo come un puntino verde all’orizzonte, è Simone Campedelli. Il pilota romagnolo sa di non poter commettere errori e questo elemento, per altro assolutamente corretto, lo frena leggermente nelle fasi iniziali del rally. Paolo Andreucci, in quanto leader della classifica generale, è costretto per dettame regolamentare a partire davanti a tutti, il che, sulle prove “terraiole” del San Marino, è come dover correre in slow motion, o quasi. A metà gara, Scandola si ritrova con un bel gruzzolo di secondi da poter gestire, e così fa, ovvero gestisce e amministra, senza la pretesa di demolire la concorrenza. E non si tratta di nobiltà d’animo, ma di saggezza e freddezza. I pneumatici a disposizione nella gare su terra sono 12, in totale, e la necessità di essere competitivi fino all’ultimo metro del rally richiede una indispensabile capacità di mantenere un ritmo elevato senza ritrovarsi “sulle tele”. Per questo motivo, Scandola allenta leggermente la pressione sull’acceleratore e la morsa sul cronometro, consentendo a Campedelli, davvero efficace nel secondo e terzo giro di prove, di vincere tre prove e di portarsi ad appena 5 secondi dall’equipaggio della Skoda. Proprio per questo motivo, la gara si fa appassionante ed emozionante, anche se in tutta onestà era abbastanza evidente che Scandola stesse gestendo con grande intelligenza il vantaggio accumulato nelle prime 5 prove speciali. Onore comunque ad un ottimo Campedelli, veloce e caparbio fino all’ultimo.

SEDICENNI A REAZIONE!  Kalle Rovanpera e Marquito Bulacia Wilkinson. Eccoli qui due nomi di peso per il futuro del rally. Entrambi 16enni ed entrambi autori di una prova stupenda. Rovanpera, per tradizione e origini nordiche abituato ad avere a che fare con le strade ad aderenza “zero” o comunque dal grip poco affidabile, al Rally di San Marino ha trovato pane per i suoi denti e dopo un primo giro di prove discreto, in modalità “ricognizione veloce” si è scatenato nella seconda parte della gara andando a vinceredue delle ultime 4 prove speciali, e arrivando secondo nella penultima. Chapeau e applausi! Altrettanto “da sparo” è stata la prestazione del boliviano Bulacia, pilota del Campionato Italiano Rally Terra,  Serie che qui disputa la terza prova stagionale. Alla guida della Ford Fiesta R5, Marquito ha attaccato a testa bassa, fino a risalire al quinto posto assoluto e al primo per quanto riguarda appunto la prova del Tricolore Terra che non prevede la divisione in gara 1 e gara 2 come il Cir.

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DIFESA A CATENACCIO  Nell’impossibilità di attaccare, come spiegato prima perché costretto a partire davanti a tutti, Paolo Andreucci ha badato soprattutto a non commettere errori rimandando tutto a gara 2, nella quale l’ordine di partenza è stabilito dalla classifica del giorno precedente. Eppure, nonostante tutto, la prova speciale numero 8 è stata fatale per le ambizioni di podio del nove volte campione italiano, attardato da una “foratura lenta” del pneumatico posteriore destro. Un handicap costato in tutto più di 20 secondi. Ma la gara di domani potrebbe essere un’altra storia.

QUELLI CHE LA TERRA  Dopo Bulacia, un’altra citazione tra i protagonisti del Campionato Italiano Rally Terra spetta di diritto a Daniele Ceccoli, a lungo nelle posizioni alte della classifica generale con la sua Ford Fiesta R5. Peccato che un danno alla barra stabilizzatrice anteriore ne abbia causato prima un tracollo nel ritmo di gara e poi un definitivo ritiro nel corso dell’ultima prova di giornata. Tra i “terraioli” molto bene fino a questo momento Costenaro, che precede Hoelbling e Marchioro.

LA SITUAZIONE DEL CAMPIONATO  In attesa della seconda giornata di gara del Rally di San Marino, Andreucci mantiene il comando della classifica generale con 68,50 punti, Campedelli sale a quota 58 mentre Scandola arriva a 46,50 punti. Un’ultima considerazione, Andreucci è l’unico dei pretendenti al titolo a dover ancora effettuare uno scarto, che attualmente corrisponderebbe ai quattro punti conquistati oggi. Ci aggiorniamo per gara 2! W il rally! 


Pubblicato da Andrea Minerva, 15/07/2017
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