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Terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally con la Targa Florio. Peugeot è intenzionata a mantenere la leadership
CONFERMARE LA LEADERSHIP Paolo Andreucci e Anna Andreussi sono chiamati in Terra Siciliana a ripetere la vittoria ottenuta al Sanremo, tre settimane fa. La 208 T16 è pronta a mettersi in gioco in una delle gare motoristiche più belle al mondo qual è la Targa Florio, ormai giunta alla centunesima edizione. Peugeot sarà presente in forze al Targa Florio anche con la 208 R2 dell’equipaggio Junior, guidata dalla coppia siciliana Marco Pollara e Giuseppe Princiotto. Dopo l’ottima performance realizzata al Sanremo, il giovane equipaggio è chiamato a confermare il livello qualitativo finora dimostrato.
UN PO’ DI STORIA I legami Peugeot con la Targa Florio e con le corse sulle Madonie risalgono all’inizio del secolo scorso, precisamente al 26 aprile 1909, quando Jules Goux vinse davanti al compagno di squadra Giuppone la Coppa Florio per “Vetturette” con la Peugeot 2,8 litri, impiegando quasi 7 ore per percorrere i due giri (297,646 km) del Circuito Grande della Madonie. Il 23 dicembre 1919 la L25, quattro cilindri di 2.5 litri con 80 CV a 3.000 giri/min. scrive il nome Peugeot per la prima volta nell’albo d’oro della Targa Florio, lunga quell’anno 432 km. Autore dell’impresa Andrè Boillot. Egli vincerà la gara anche nel 1922 e nel 1925, permettendo a Peugeot di aggiudicarsi il trofeo. Di Peugeot alla Targa Florio si torna a parlare negli anni ottanta, quando la gara si svolge ormai come Rally. Dapprima suscita curiosità la 505 Turbodiesel, poi, finalmente ecco un Leone coi fiocchi, la 205 T16, che però sfiora il successo nel 1985 con Gianni Del Zoppo, tradito, sembra, da un…gatto nero, per poi conquistare il podio con Andrea Zanussi l’anno seguente. La nuova vittoria arriva il 25 ottobre 1998, quasi settant’anni dopo il successo di Boillot, con una grande performance di Renato Travaglia e della Peugeot 306 Rallye, incontrastata dominatrice del torneo tricolore. La 306 lascia il segno anche nel 2001 e nel 2002, con il toscano Gian Luca Vita e il pilota locale Totò Riolo. Nel 2008 arriva il poker con Luca Rossetti e la Peugeot 207 S2000, quell’anno Campioni d’Italia Rally.
IL RECENTE PASSATO E qui si innesta la tradizione più recente legata a Paolo Andreucci. Il pilota toscano è primatista assoluto della Targa di ogni tempo con otto vittorie. Il “Re della Madonie”, titolo che condivide idealmente con il grande Nino Vaccarella, ha vinto con Peugeot nel 2011 e nel 2013. Poi ha calato il tris dal 2014 con la nuova 208 T16 con cui ha vinto anche nel 2015 e 2016, permettendo a Peugeot di raggiungere il record di ben nove “centri” nella corsa su strada più vecchia al mondo.
LE DICHIARAZIONI “La centunesima edizione della Targa Florio ha un percorso un po’ cambiato” ha ammesso Andreucci, “con più discesa rispetto al passato e qualche prova inedita. Generalmente, le strade sono tutte un po’ più sconnesse a causa delle piogge forti dei giorni passati e ci sarà da ballare di più. Ci sono tante prove con lunghe discese e ci sarà da fare molta attenzione, viste le velocità e le sconnessioni presenti. La gara sarà difficile perché, in assenza di sconnessioni, l’asfalto è molto viscido e va affrontato con attenzione. Tra le prove nuove, la Gratteri – Isnello è molto veloce soprattutto nella parte centrale, ovesono state messe delle chicane di rallentamento ed anche la discesa da Cefalù è molto molto bella e guidata. La prova di Collesano, anch’essa in discesa, conferma il grosso cambiamento rispetto all’anno scorso in cui le prove erano prevalentemente in piano se non in salita. Gli avversari saranno anche in Sicilia molto competitivi, purtroppo con l’assenza di Perico e di Chantre; le lotte in classifica non mancheranno di certo però. Va tenuto presente che i piloti siciliani potranno poi dare ancor più filo da torcere, in primis Nucita e Riolo che potranno fare sicuramente molto bene”.