Il Rally di Sanremo è una manifestazione rallistica che si disputa in Italia. Attualmente, fa parte dei calendari del campionato europeo e italiano rally.
Da qualche anno ha perduto la titolarità di rally d’Italia, ma il “Sanremo” è sempre il “Sanremo”. Per storia, tradizione e percorso. Non esiste al mondo pilota di rally che non sogni di apporre la propria firma in calce all’elenco dei vincitori. Dopo essere stata per molti anni inserita nel calendario del campionato mondiale rally, oggi la prova sanremese è una tappa fissa del campionato italiano. Ma rispetto al passato, non è questo l’unico cambiamento da annotare. Per molti anni il rally di Sanremo è stato connotato da prove speciali suddivise tra terra e asfalto; oggi, invece, il fondo sterrato è stato completamente abbandonato. Si corre solo su asfalto, lungo le strade strette e tortuose dell’entroterra ligure, che non perdonano il benché minimo errore o imperfezione di guida. Proprio per questo motivo, solitamente i colpi di scena non mancano fino all’ultima prova speciale. Di rilievo, in questo caso, anche la gestione delle gomme, ancora più importante rispetto alle altre gare. Il tratto cronometrato più celebre è oggi la ronde del Monte Bignone, che si snoda per 44km, interamente in notturna, lungo i comuni di Apricale, Perinaldo e Bajardo. L’albo d’oro del rally di Sanremo potrebbe offrire spunti sufficienti per stilare una enciclopedia del rally, in questo caso ci limiteremo a qualche breve annotazione, come il primo successo di una donna, ottenuto dalla francese Michèle Mouton, nel 1981, o la tripletta centrata da Miki Biasion, con la Lancia Delta Integrale 16V, dal 1987 al 1989. Le ultime edizioni hanno registrato una discreta alternanza di nomi sul gradino più alto del podio. In particolare, nel 2012 e nel 2013, Giandomenico Basso, autore di una doppietta, nel 2014 Umberto Scandola e nel 2015 Paolo Andreucci, che questa gara l’aveva già vinta nel 2006 e nel 2010. Proprio nel 2015, Paolo Andreucci e Anna Andreussi hanno stracciato la concorrenza alla guida della Peugeot 208 T16 R5, vincendo più della metà delle prove speciali in programma. Ma non per questo vanno considerati i naturali favoriti di questa prova. Basso, Scandola e qualche potenziale outsider, diranno senz’altro la loro