Si chiamava GTI e sembrava una bomba. Ora l'ordigno Golf si chiama R32 e sembra il nome di un missile per scovare i talebani. La carica esplosiva è data dal V6 che equipaggerà l'ammiragliona Phaeton. Facile immaginare cosa può fare sul corpicino levigato della Golf...
Ha un nome, un cognome, una faccia. Non più sigle, studi e prototipi: Volkswagen si allaccia le scarpette e scende in campo. Obiettivo: squassare una categoria tanto di moda, quella dei SUV. Con forma e sostanza, numeri e qualità. E un nome caldo.
Dopo una lunga gestazione che l'ha trasformata da concept ad auto di serie, da sigla a nome di battesimo, l'ammiraglia Volkswagen si mostra in modo definitivo al salone di Ginevra. Non più "D1" ma Phaeton.
Che sia una Polo c'è scritto, per fortuna: con un vestitino da MedioMan pronto a indossare qualsiasi marchio con nonchalance, potrebbe essere qualsiasi cosa. Ma dietro l'abitino senza grinta, taglia Golf seconda serie, la nuova Polo non è MedioCar nella qualità, nelle doti dinamiche e nella modernità dei motori. E ...
Non ha un nome vero e proprio, solo un'etichetta che la descrive: W12 Coupé. E, detto tra noi, ha più di qualche somiglianza con la dream car recentemente sfornata da un ramo del potente Gruppo teutonico: la Lamborghini Murciélago, famiglia Audi, albero genealogico Volkswagen.
La Golf è forse l'unica auto che perde fascino invece di acquistarne quando si trasforma in station wagon. Forse perché ha un design perfetto nella versione due volumi e non è facile fare meglio. La prima serie somigliava poi troppo alla Fiat Duna Weekend e il successo non è mai ...
Due grandi fari ovali che sembrano presi a prestito da una Porsche, due piccole luci più all'interno dove trovano posto gli indicatori di direzione e, optional, due fendinebbia rigorosamente tondi nel paraurti per un frontale tra i più accattivanti tra le utilitarie. L'effetto cucciolo è garantito.
Auto del popolo? Per carità, ormai la traduzione letterale di Volkswagen ha una interpretazione più libera. E anche la Passat si adegua, con uno stile che rende evidente la parentela stretta (familiare e meccanica) con Audi. Il frontale è altero, spuntano le cromature e in coda le luci si fanno ...
Di targhette di identificazione non c'è bisogno. Si potrebbe fare a meno anche del logo VW: i tre archi tesi formati dal tetto e dai parafanghi sono inconfondibili. Negli Stati Uniti, dove è prodotta e dove è già commercializzata da alcuni mesi, è già un successo. La silhouette da tartaruga ...
Dopo aver conquistato l’intera Germania e aver sedotto buona parte dell’Europa, la monovolume tedesca si ripropone con una seconda generazione migliorata nello stile, nel comfort, nella tecnica e nelle motorizzazioni. Ecco allora che la tedescona sfoggia un look più sofisticato, un abito più elegante, interni più rifiniti, una dote migliorata ...