Dopo la Carrera, la Casa tedesca rinnova anche le due "piccole" a motore centrale. Con il nuovo model year arrivano più cavalli e il cambio a doppia frizione PDK, oltre a numerose migliorie di dettaglio. Entrambe saranno sul mercato a febbraio.
Parto gemellare a Stoccarda: in contemporanea vedono la luce due serie speciali. Sono la Boxster S Porsche Design Edition 2 e la Cayman S Sport, tirate rispettivamente in 500 e 700 esemplari. Entrambe sono attese per settembre.
Niente roll-bar nostalgico, si prosegue con vetrata panoramica e personalità multiuso. Con le stesse innovazioni della versione chiusa: iniezione diretta e cambio doppia frizione su tutte. Obbligatoriamente a quattro ruote motrici.
Non è la Dakar, ma poco ci manca: con settemila chilometri di strade impervie, guadi fangosi e difficoltà di ogni tipo da percorrere in due settimane da Mosca a Ulaanbaatar, il Transsyberia Rally ne diventa un degno sostituto. MotorBox lo ha seguito da molto vicino. Day by day.
I concorrenti hanno terminato le loro fatiche, giungendo a Ulaanbaatar. I flash dei fotografi sono per i francesi Lavieille e Borsotto, primi con due ore di vantaggio. La soddisfazione è però enorme per tutti quanti hanno concluso un raid davvero massacrante.
Arrivare fino a due tappe dal traguardo e veder sfumare tutto è una delusione cocente, toccata al navigatore bolzanino Lutteri e al suo pilota Abdulla. Al vertice della classifica, invece, i giochi sembrano ormai quasi fatti.
Il tedesco Schwarz continua a rosicchiare secondi al francese Lavieille mentre il traguardo si avvicina, per un finale da brivido. Ottima prova di forza per Adulla e Lutteri, giunti terzi di tappa ma su tre ruote...
A ogni tappa non mancano i colpi di scena. A farne le spese sono stavolta il navigatore bolzanino Norbert Lutteri e il pilota Abel Abdulla che s'infilano in un profondo solco nel terreno e danneggiano la loro Cayenne. Stessa sorte anche per l'americano Millen, mentre Armin Schwarz continua la sua ...
La pioggia è tornata ad accompagnare la carovana rendendo più insidioso il percorso. Ne hanno fatto le spese molti equipaggi, alcuni attardati, altri costretti al ritiro. Al comando ci sono sempre i francesi Lavieille e Borsotto, mentre Norbert Lutteri e Adel Abdulla mantengono la sesta piazza.
Chi guardava con sospetto e timore alla prima tappa in territorio mongolo vedeva bene. Passi montani, distese sconfinate, dossi improvvisi e pietre aguzze hanno fatto una dura selezione. E il traguardo è ancora lontano...